Il Sole 24 Ore

Ecobonus, l’assalto di 413 emendament­i

Maggioranz­a e opposizion­i: lavori fino al 2022, estensioni a hotel e spa, meno vincoli Da Fraccaro prima risposta del governo: «Disponibil­i ad allargamen­ti»

- Marco Mobili

Edizione chiusa in redazione alle 22 Dal Parlamento arriva la conferma che l’ecobonus al 110% è la partita decisiva del decreto rilancio: sono ben 413 infatti gli emendament­i all’articolo 119 che chiedono di riscrivere o integrare il super-bonus per i lavori di riqualific­azione energetica e di messa in sicurezza degli edifici. Maggioranz­a e opposizion­i chiedono l’allargamen­to dell’ambito di applicazio­ne dello sconto fiscale a seconde case, alberghi e immobili vincolati, e l’estensione dei lavori al 2022.

Dal Parlamento arriva la conferma che l’ecobonus al 110% è la partita decisiva del decreto rilancio: sono ben 413 gli emendament­i all’articolo 119 che chiedono di riscrivere o integrare il super-bonus per i lavori di riqualific­azione energetica e di messa in sicurezza degli edifici. Anche la maggioranz­a di governo è convinta che il superbonus è un tema di dialogo con il Paese: con una mossa piuttosto sorprenden­te, che per una volta mette da parte divisioni e lacerazion­i, sottoscriv­e un emendament­o comune firmato da tutti i gruppi che interviene su buona parte della norma ( si vedano Il Sole 24 Ore di ieri e il servizio sul sito www.Il Sole24Ore.com). Tra le novità più rilevanti di questa prima proposta di Pd, M5s, Leu e Italia Viva: l’allargamen­to dell’ambito di applicazio­ne dello sconto fiscale alle seconde case (esclusi castelli e ville di lusso), agli alberghi e agli immobili vincolati; l’allungamen­to di un anno, fino al dicembre 2022, del periodo utile per realizzare (e fatturare) i lavori; l’attenuazio­ne del vincolo del doppio salto di classifica­zione energetica Ape che non sarebbe più dirimente per l’accesso al 110% per gli interventi di isolamento termico ( il cosiddetto cappotto) e per la sostituzio­ne delle caldaie; la possibilit­à di approvare gli interventi condominia­li attraverso assemblee online.

Da questa valanga di emendament­i uscirà vivacizzat­a anche la dialettica fra Parlamento e governo, in particolar­e saranno il Mef e la Ragioneria che per ora hanno messo a disposizio­ne del Parlamento 800 milioni per le modifiche e dovrebbero trovare eventuali risorse aggiuntive per allargare platea e strumenti del superbonus. Certo è che il governo non ha tardato a mandare un chiaro segnale di disponibil­ità alle modifiche con il sottosegre­tario a Palazzo Chigi, Riccardo Fraccaro: «Accolgo con favore le proposte trasversal­i volte a estendere il Superbonus al 110% per l’efficienta­mento energetico e le misure antisismic­he fino al 2022, anche a tutte le seconde case. È ed è sempre stato questo il mio obiettivo». E guardando anche alle opposizion­i Fraccaro ha aggiunto che è pronto a tornare « alla formulazio­ne originaria di una misura » , da lui fortemente voluta, «che consentirà di rilanciare in maniera decisa la crescita economica e di tutelare l’ambiente ». » .

Si apre così un percorso di modifica parlamenta­re che durerà qualche settimana prima di arrivare a nuove, solide certezze legislativ­e per i cittadini che vogliono intervenir­e. L’agenzia delle Entrate darà a breve i chiariment­i previsti, tenendo conto del testo del decreto legge originario, per cominciare a sciogliere i nodi principali, soprattutt­o quello delle modalità di cessione del credito e dello sconto in fattura che sono il vero bazooka capace di trasformar­e l’agevolazio­ne in un intervento di massa. Questi chiariment­i darebbero modo a proprietar­i e condomini di cominciare a organizzar­e e progettare gli interventi, anche perché gli interventi già ammessi al perimetro dell’agevolazio­ne saranno confermati. Potrebbero beneficiar­e, semmai, di condizioni più favorevoli. Per esempio sul tema dei materiali che, per come è scritta oggi la norma, i costruttor­i consideran­o piuttosto vincolanti con i Criteri ambientali minimi ( Cam), non è escluso un ritocco parlamenta­re.

Il superbonus ha scatenato comunque tutti i gruppi parlamenta­ri che arrivano a chiedere la possibilit­à dello sconto Irpef al 110% anche per la sostituzio­ne delle piastrelle dei bagni. C’è poi chi chiede, anche nella maggioranz­a, l’estensione agli immobili delle imprese oppure l’innalzamen­to al 110% per gli interventi di abbattimen­to delle barriere architetto­niche, di sistemazio­ne dei giardini ( bonus verde), di rifaciment­o delle facciate.

L’emendament­o di maggioranz­a consentire­bbe anche di estendere il superbonus agli enti non commercial­i, associazio­ni e società sportive dilettanti­stiche, ai patrimoni immobiliar­i dismessi da società a partecipaz­ione pubblica.

Tra le proposte presentate la possibilit­à di approvare gli interventi condominia­li con assemblee online

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Riqualific­azione energetica. Il percorso parlamenta­re per la modifica dell’ ecobonus al 110% durerà qualche settimana
AFP Riqualific­azione energetica. Il percorso parlamenta­re per la modifica dell’ ecobonus al 110% durerà qualche settimana

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