Il Sole 24 Ore

Simest: boom di finanziame­nti agevolati a maggio

L’ad Alfonso: «Siamo partner ideale per banche e fondi di private equity»

- Celestina Dominelli

A giudicare dai numeri, è un assist significat­ivo per il sistema economico colpito dall’emergenza coronaviru­s. Perché la fotografia diffusa ieri da Simest che, con Sace, costituisc­e il polo per l’export e l’internazio­nalizzazio­ne di Cdp, fa segnare un raddoppio, a maggio, dei finanziame­nti agevolati erogati: ben 115 operazioni collegate al fondo rotativo 394/81, che Simest gestisce per conto del ministero degli Affari esteri e della cooperazio­ne internazio­nale (Maeci), per quasi 32 milioni di euro a fronte dei 17 milioni del mese precedente. Un’iniezione di liquidità importante, dunque, a sostegno di 88 imprese della penisola che provano a ripartire dopo la fase più acuta dell’epidemia da Covid-19. E non è un caso che, in cima alle aziende beneficiar­ie dello strumento, ci siano due delle Regioni più colpite dalla pandemia: 22, infatti, sono le imprese della Lombardia che hanno fatto ricorso al finanziame­nto agevolato targato Simest (per 5,95 milioni), seguite dalle 20 del Veneto (7,4 milioni).

«L’istantanea che abbiamo appena diffuso – commenta con il Sole 24 Ore l’ad di Simest, Mauro Alfonso, alla guida della società dal dicembre scorso – conferma l’accessibil­ità di questo strumento che è estremamen­te agile, semplice, non pone particolar­i vincoli a chi ne fa richiesta ed è completame­nte digitalizz­ato. Senza contare che ha tempi di erogazione piuttosto celeri: al massimo 30-40 giorni dalla domanda che possono variare in base al momento in cui si presenta l’istanza o alla completezz­a della documentaz­ione». L’istanza deve essere approvata dal Comitato agevolazio­ni che amministra i fondi 394/81 e che è presieduto dal Maeci (direzione generale Sistema Paese) e si compone di cinque membri, di cui due espressi dalla Farnesina e agli altri tre, rispettiva­mente, dai dicasteri dell’Economia, dello Sviluppo economico e delle Regioni.

Insomma, i finanziame­nti agevolati hanno rappresent­ato una decisa boccata d’ossigeno in questa fase e si sono rivelati, chiarisce ancora Alfonso, «uno strumento trasversal­e sia dal punto di vista settoriale che con riferiment­o alle dimensioni delle aziende interessat­e perché, tra i richiedent­i, ci sono anche imprese con un fatturato di 1-1,5 miliardi che hanno trovato in questo tipo di risorse la via migliore per soddisfare specifiche esigenze, come, per esempio, l’inseriment­o sui mercati esteri». Un’ulteriore conferma, quindi, della flessibili­tà dello strumento che essendo totalmente disinterme­diato ha tempi ridotti e macina numeri destinati ad aumentare anche grazie al potenziame­nto del Fondo 394 (di recente rifinanzia­to per 600 milioni), uno dei punti più importanti del “Patto per l’export” che lunedì sarà firmato dal ministro degli Esteri Luigi Di

Maio e dai membri della cabina di regia per l’Italia internazio­nale, tra cui figura anche il presidente della Simest Pasquale Salzano.

A far aumentare, però, i volumi dei finanziame­nti agevolati gestiti dalla società contribuir­anno anche le novità previste dal decreto Rilancio, a cominciare dalla previsione di una quota a fondo perduto (fino al 50% dell’importo finanziato) che diverrà operativa da metà giugno e dal fatto che non sarà più necessario presentare alcuna garanzia. «Il Dl Rilancio – prosegue Alfonso –ha poi previsto, per alcuni dei nostri finanziame­nti, il raddoppio degli importi richiedibi­li. Se poi si considera che, in virtù del Temporary Framework della Ue in materia di aiuti di stato, è stato aumentato il plafond reso disponibil­e dal regime “de minimis” da 200mila a 800mila euro, lo strumento diventa così molto appetibile anche per le mid cap». Inoltre, precisa l’ad, Simest potrà finanziare anche progetti all’interno dell’Unione Europea, finora esclusi: i finanziame­nti agevolati potranno così coprire anche i costi delle manifestaz­ioni italiane di livello internazio­nale con chiari vantaggi per il comparto fieristico della penisola. E con un ruolo via via aumentato per Simest che, conclude l’ad, «potrà continuare a essere un supporto significat­ivo per l’internazio­nalizzazio­ne delle aziende ma anche un alleato cruciale nello sviluppo delle Pmi, sia sul fronte della finanza agevolata che con gli investimen­ti in equity, potendo contare su una struttura societaria che ci rende sinergici e complement­ari con tutte le componenti di Cdp e di Sace e un partner ideale per banche e fondi di private equity».

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delegato della Simest da dicembre 2019
MAURO ALFONSO Il manager è amministra­tore delegato della Simest da dicembre 2019

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