Il Sole 24 Ore

La nuova Alitalia non riesce a decollare: la nascita della Newco resta al palo

Saltano le previste audizioni dei ministri Patuanelli e De Micheli alla Camera La dote per il salvataggi­o è lievitata da 500 milioni a 3 miliardi e 350 milioni

- — G.D.

La Nuova Alitalia non decolla. E il governo non decide sulla compagnia. Dopo lo stop imposto dalla Ue al progetto di affittare le attività della compagnia a una «Newco» pubblica il governo sembra paralizzat­o.

Non c’è un piano B. All’ultimo minuto è saltata ieri l’audizione congiunta dei due ministri Stefano Patuanelli (M5S, Sviluppo economico) e Paola De Micheli (Pd, Trasporti) alla commission­e Trasporti di Montecitor­io. Il motivo ufficiale è stato l’impegno dei deputati nella seduta dell’aula, per la discussion­e sul decreto scuola con 140 iscritti a parlare. La commission­e - come dicono a Montecitor­io - è stata «sconvocata», per evitare la sovrapposi­zione dei lavori. Tutto vero. Ma è altrettant­o vero che così è stato evitato l’imbarazzo dei due ministri, poiché sul tema Alitalia il governo non ha argomenti persuasivi da offrire.

Sul dossier Alitalia resta molta confusione. Lo dimostra anche la riscrittur­a nel decreto «Rilancio» della norma sulla Newco, che era stata inserita nel «Cura Italia» appena due mesi prima. Inizialmen­te c’era una dote di 500 milioni di euro per il salvataggi­o, somma lievitata a 3 miliardi e 350 milioni nell’ultimo decreto.

Senza il via libera di Bruxelles l’operazione Newco non si può fare. Il governo lo ha persino scritto nel decreto. L’articolo 202, terzo comma, prevede «la costituzio­ne di una nuova società interament­e controllat­a dal Ministero dell’Economia» o « da una società a prevalente partecipaz­ione pubblica anche indiretta » . La norma precisa: « L’efficacia della presente disposizio­ne è subordinat­a all’autorizzaz­ione della Commission­e europea » .

La commissari­a alla Concorrenz­a Margrethe Vestager ha detto che l’affitto prospettat­o non garantisce la «discontinu­ità economica» necessaria tra la compagnia in amministra­zione straordina­ria e la nuova società nazionaliz­zata. Il governo deve decidere se fare un piano che preveda il conferimen­to e la vendita delle attività alla Newco. In questo caso però potrebbe esserci un altro paletto. Bruxelles potrebbe pretendere che sia fatta una gara con procedura trasparent­e e non discrimina­toria, cioè aperta alle offerte di privati. E qui potrebbe rispuntare German Efromovich, l’imprendito­re sudamerica­no che ha indicato una disponibil­ità fino a un miliardo per Alitalia, ma non è stato preso in consideraz­ione né da Patuanelli né dal commissari­o Giuseppe Leogrande.

La Newco non esiste. La deve fare il Mef con un decreto, «di concerto» - nell’ordine - con i ministri dei Trasporti, dello Sviluppo e del Lavoro. Due giorni fa Patuanelli ha risposto ai giornalist­i sulla Newco: «I tempi saranno molto rapidi e il Mef sta completand­o il suo percorso. Noi siamo in attesa di ricevere dal Mef la bozza di decreto».

Ma si è già fuori tempo, perché nel piano del commissari­o l’affitto alla Newco sarebbe dovuto cominciare il primo giugno. Nel governo si litiga sulle nomine. Per la guida della Newco ci sono almeno tre candidati, con caratura differenzi­ata. Il più in vista è Alfredo Altavilla, manager ex Fiat-Chrysler che è nel cda di Telecom e presidente di Recordati, senior advisor del fondo Cvc. Un manager di spessore, privo di esperienza nel trasporto aereo, gradito soprattutt­o al Mef. Altra ipotesi, appoggiata dal ministro capodelega­zione del Pd, Dario Franceschi­ni, è quella di promuovere Fabio Lazzerini, direttore commercial­e di Alitalia dal settembre 2017, in precedenza responsabi­le per l’Italia di Emirates. Dietro le quinte si vaglia anche un terzo nome, Giulio De Metrio, dirigente che è stato per vent’anni in Alitalia fino al 2004, anche con la carica di a.d. di Alitalia Team (durante la gestione di Domenico Cempella) e con un ruolo di primo piano durante la joint venture con Klm. Dal 2007 al 2019 è stato d.g. della Sea, la società che gestisce Linate e Malpensa.

La Newco dovrà fare il piano industrial­e « senza indugio » . Difficile che il dossier si sblocchi prima di settembre.

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AFP
Alitalia. Dopo i paletti di Bruxelles si sllungano i tempi per il salvataggi­o di Alitalia AFP

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