Crollo record per gli ordini del settore manifatturiero
Il ministero dell’Economia assicura: «Superata la fase peggiore della crisi»
Crollano gli ordini al settore manifatturiero in Germania: ad aprile, sotto la pressione del lockdown da coronavirus, la flessione è stata del 25,8% rispetto a marzo e del 36,6% su base annua.
Secondo il ministero dell’Economia, il Paese dovrebbe aver tuttavia superato « il punto più basso della recessione, in virtù del graduale allentamento » delle restrizioni.
Il dato ( previsionale) è peggiore delle attese degli analisti e fotografa il calo più forte dall’inizio delle serie storica, a gennaio del 1991. Secondo l’istituto nazionale di statistiche (Destatis), a contrarsi di più è la domanda estera, in particolare quella dai partner dell’Eurozona. Gli ordini interni sono infatti diminuiti del 22,3%, mentre quelli esteri sono scesi del 28,1% (sempre su base mensile). I nuovi ordini dall’area euro sono poi diminuiti del 30,6% e i nuovi ordini da altri Paesi hanno subito una flessione del 26,7%. Particolarmente colpiti, i produttori di beni di investimento, con un crollo delle nuove commesse superiore al 30%.
A marzo, gli ordini all’industria manifatturiera avevano già accusato un calo record del 15%, rispetto al mese precedente.
Sempre secondo i risultati provvisori diffusi ieri da Destatis, il fatturato delle imprese del comparto ad aprile ( depurato dalle variazioni dei prezzi e dagli effetti stagionali) è diminuito del 22,8% rispetto al mese precedente, quando già aveva perso il 10,9%.
La Banca centrale tedesca prevede una flessione del Pil attorno al 7% nel 2020.