Domande cassa integrazione in deroga semplificate
Procedura semplificata dopo le contestazioni delle aziende più grandi Resta il doppio passaggio Lavoro-Inps per il via libera e il pagamento
Con il messaggio n. 2328/20 2328/ 20 l’Inps semplifica la procedura per la Cigd, consentendo una sola domanda per unità produttive omogenee.
L’Inps compie un primo passo per semplificare le domande di cassa integrazione in deroga (Cigd) per le aziende plurilocalizzate: è possibile aggregare le unità produttive in un’unica domanda, distinguendo quelle con 13 settimane di cassa e quelle con 9 settimane.
La novità è contenuta nel messaggio Inps n. 2328/2020 del 4 giugno scorso, anche se lo sforzo dell’istituto di previdenza non sembra avere un particolare impatto.
Il punto di partenza
Si ricorda che l’Inps, con la circolare n. 58 del 7 maggio 2020, aveva illustrato la gestione delle misure a sostegno del reddito previste dal decreto legge n. 18/ 2020 relativamente ai trattamenti di cassa integrazione in deroga per unità produttive site in 5 o più Regioni o Province autonome in ipotesi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid- 19.
La circolare aveva previsto che l’azienda dovesse inviare la domanda di integrazione salariale all’Istituto sulla piattaforma “Cigweb” con il sistema del ticket. Pertanto, le domande dovevano essere trasmesse dalle aziende in relazione alle singole unità produttive censite dall’Inps anche qualora il decreto concessorio avesse autorizzato più unità operative.
Su quest’ultimo adempimento, però, sono pervenute all’Istituto molte contestazioni soprattutto da parte delle aziende dislocate su tutto il territorio nazionale e con diverse unità produttive. Sul punto è stata, quindi. individuata una semplificazione.
La nuova procedura
Secondo il messaggio, prima dell’inoltro delle domande, l’azienda dovrà comunicare all’Istituto, inviando una Pec all’indirizzo internet dc.ammortizzatorisociali@postacert.inps.gov.it, che in relazione al decreto di concessione adottato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, intende presentare una domanda semplificata in presenza di una pluralità di unità produttive. La Pec dovrà contenere le seguenti informazioni: numero decreto ministeriale, settimane concesse, unità produttiva accorpante, elenco delle unità produttive accorpate. Potranno essere accorpate unità produttive che ricomprendano unità produttive omogenee per matricola aziendale, collocazione territoriale, periodo di sospensione concesso, attività produttiva svolta e articolazione dei giorni di sospensione dei beneficiari.
Si tratta di una serie di vincoli che probabilmente non consentirà un utilizzo diffuso di questa semplificazione, tenuto conto anche del fatto che ogni unità produttiva molto spesso ha esigenze diverse.
A fronte di questa aggregazione dei dati, l’azienda potrà presentare una domanda per dichiarare un’unità produttiva nelle Regioni del Nord che hanno diritto alle 13 settimane, e un’altra o più per la gestione delle unità produttive ubicate nelle altre Regioni in cui sono state concesse 9 settimane di sospensione o riduzione.
Perimetro limitato
L’Inps precisa che questa semplificazione riguarda solo la cassa con causale covid e, di conseguenza, nulla è innovato per quanto riguarda la disciplina degli altri ammortizzatori sociali a cui hanno diritto le aziende e per i quali dovranno essere utilizzate le modalità ordinarie di presentazione della domanda all’istituto di previdenza.
Il messaggio Inps prova a semplificare le procedure, ma rimane fermo che le aziende sono costrette a un doppio passaggio, prima richiedendo l’autorizzazione al ministero del lavoro e poi richiedendo il pagamento all’Inps fornendo di fatto le medesime informazioni.