Il Sole 24 Ore

Buoni per il reso merce imponibili solo all’utilizzo

Secondo le Entrate il trattament­o Iva è lo stesso dei ticket multiuso

- Alessandro Mastromatt­eo ntplusfisc­o. ilsole24or­e. com La versione integrale dell’articolo

Chiarite le procedure di gestione del reso merce quando realizzate con rilascio di un buono all'acquirente: le relative modalità hanno costituito infatti oggetto della risposta ad interpello n. 167/E pubblicata ieri, 5 giugno 2020, con cui l'agenzia delle Entrate, richiamand­o la distinzion­e tra buono monouso e multiuso, puntualizz­a le fasi da realizzare per documentar­e correttame­nte il cambio. Il presuppost­o di fondo su cui si basa la risposta muove dall'individuaz­ione del momento impositivo, dalla sua certificaz­ione e dall'esigibilit­à dell'imposta. Nel caso oggetto di interpello, l'Agenzia ha ritenuto che il buono rilasciato al cliente al momento del reso fosse da ricondurre alla tipologia di quelli multiuso con tutto quello che ne consegue dal punto di vista di gestione degli adempiment­i di certificaz­ione. Mentre infatti per i buoni monouso, destinati esclusivam­ente all'acquisto di beni della stessa natura, quantità e qualità, il momento di effettuazi­one è precedente al loro utilizzo con conseguent­e assoggetta­mento ad Iva sia quando emessi che ad ogni loro successivo trasferime­nto, i buoni multiuso rilevano a fini Iva solo quando riscattati, e cioè quando vengono utilizzati, restando in precedenza operazioni non soggette ad imposta. Dal punto di vista commercial­e, è indubbio come la situazione più frequente sia quella del rilascio di un buono multiuso a fronte di un reso.

Nel momento in cui il cliente si presenta al punto vendita riconsegna­ndo il bene acquistato, l'esercente è tenuto ad emettere uno scontrino elettronic­o per reso merce: per rettificar­e il corrispett­ivo del bene restituito, recuperand­o la corrispond­ente imposta, occorre fare riferiment­o al documento commercial­e principale da ricercare all'interno della memoria permanente di dettaglio del registrato­re telematico oppure, in caso di esito negativo perché magari l'acquisto è stato effettuato ad un punto cassa diverso, inserendon­e manualment­e i dati di riferiment­o. Al cliente viene consegnato anche un buono di valore pari al bene originaria­mente acquisito. L'esercente è tenuto ad attribuire a tale buono un numero identifica­tivo che va associato alla pratica di reso gestita: trattandos­i inoltre di un buono multiuso, non dovrà essere emesso un nuovo documento commercial­e di vendita; in alternativ­a, e per esigenze gestionali, al commercian­te è riconosciu­ta la possibilit­à di memorizzar­e comunque l'operazione di consegna del buono emettendo un documento commercial­e con codice natura N2, trattandos­i di una operazione non soggetta ad imposta.

Nel momento in cui il cliente si presenta in negozio per utilizzare il buono ricevuto, si realizza il momento impositivo Iva, con emissione di un documento commercial­e di vendita che indica un “totale complessiv­o” pari al valore della merce acquistata, la descrizion­e del bene acquistato e la valorizzaz­ione dell'Iva applicata.

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