Le aliquote contributive a carico dei dipendenti
Vorrei sapere come risalire alla contribuzione previdenziale del datore di lavoro ( nel mio caso le Forze armate) e del sottoscritto, partendo dai dati presenti nei modello 101 nel periodo che va dal 1988 al 1997. Sono a me note le aliquote datore di lavoro ma non quelle del dipendente, e inoltre non mi è chiaro il meccanismo di calcolo.
O. L. - ROMA
L’aliquota contributiva, ai fini pensionistici, a carico dei dipendenti pubblici, ha subìto negli anni numerose modificazioni, che sono state stabilite da disposizioni legislativi.
Pertanto, si riportano di seguito le aliquote contributive a carico del personale dipendente, in servizio nello Stato ( dipendenti civili e militari), di cui si è a conoscenza:
– 1988: 8,25% sull’80% delle voci stipendio pensionabili; – 1989: 6,75% sul 100%;
– 1990: 6,95% sul 100%;
– 1991: 7,15% sul 100%;
– 1992: 8,20% sul 100%;
– 1993: 8,20% sul 100%;
– 1994: 8,20% sul 100%;
– 1995: 8,20% sul 118%;
– 1996: 8,75% sul 118 per cento.
Si tenga presente che, a decorrere dal 1° gennaio 1995, a norma dell’articolo 15 della legge 724/ 1994, la maggiorazione pari al 18 per cento della retribuzione pensionabile, senza indennità integrativa speciale e altri emolumenti non pensionabili, è assoggettata a contribuzione. Quindi, in pratica, il prelievo contributivo è determinato sulla retribuzione presa a calcolo della pensione incrementata del 18 per cento.
Dal 1° gennaio 1996, la maggiorazione del 18 per cento viene messa a raffronto con l’importo delle voci non pensionabili. Se queste ultime sono superiori alla maggiorazione del 18 per cento, la quota contributiva si applica anche sulla relativa differenza. Ulteriori informazioni potranno essere richieste al ministero dell’Economia e delle finanze ( ex ministero del Tesoro), che, negli anni presi in considerazione, gestiva la contribuzione a carico dei dipendenti pubblici, versata in conto entrata Tesoro.