Intelligenza artificiale per eventi in sicurezza
La convegnistica virtuale potrebbe portare i primi parziali benefici
«Il bilancio del Covid è drammatico: tra eventi e concorsi annullati siamo a oltre 13 milioni di perdita di fatturato». Pietro Piccinetti, amministratore unico e direttore generale di Fiera Roma, non usa giri di parole. «Il fatto che il nostro settore sia stato finora il grande escluso dai decreti aggrava ulteriormente la situazione. Senza date certe per la riapertura e aiuti concreti siamo a rischio sopravvivenza».
Anche nella capitale domina l’incertezza, ma si lavora per voltare pagina. «Vorremmo salvare il nostro calendario delle manifestazioni almeno da settembre in poi, in particolare gli appuntamenti per noi strategici», dice Piccinetti. Come Evo Expo, dedicata alla filiera dell’olio extravergine di oliva, Codeway sulla cooperazione internazionale, Ro.Me. Museum Exhibition sui musei e le destinazioni culturali e New Space Economy sulla nuova economia dello spazio. Eventi simbolo del rilancio del polo fieristico, che nel 2019 ha ospitato 33 manifestazioni, 23 concorsi, 6 convegni e congressi, con 1,6 milioni di presenze reali. «Stiamo lavorando sodo – spiega - per non perdere le edizioni del 2020, preparandoci a una soluzione mista, svolgendo ad esempio la parte convegnistica in maniera virtuale, con piattaforme di ultima generazione che stiamo mettendo a punto, con una combinazione al 100% romana». È nata infatti una collaborazione tra Fiera Roma, Gsnet Italia, specializzata in sistemi di realtà aumentata in campo industriale, e Unidata, società romanache si occupa di telecomunicazioni, fibra e servizi per la connessione nel Lazio, che a marzo ha debuttato sull’Aim di Borsa Italiana.
«Siamo pronti a ricominciare con i grandi eventi anche subito - precisa Piccinetti - senza pericolo di contagio e in totale sicurezza». Tanto più che, fa notare, a differenza della maggior parte dei grandi eventi, il formato di una manifestazione fieristica, di un congresso o di un concorso permette di guidare il pubblico in tutte le fasi del percorso, dalla registrazione all’uscita. «I nostri spazi - spiega - sono progettati appositamente per gestire i visitatori secondo le rigide politiche di sicurezza delle autorità locali, nazionali e internazionali».
Fiera Roma è pronta a mettere in atto tutte le misure necessarie, dal distanziamento tra le persone di almeno un metro, alle mascherine chirurgiche obbligatorie per tutti, dai controlli sanitari agli ingressi, alla sanificazione di tutti gli spazi, anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Grazie all’accordo siglato con Gsnet Italia, con elmetti e occhiali smart si potrà gestire la misurazione della temperatura in maniera massiva e veloce, evitando assembramenti e garantendo una raccolta di informazioni statistiche, come il conteggio dei passaggi.
«Se il 2020 sarà molto probabilmente un annus horribilis - dice - per il 2021 voglio invece essere ottimista e pensare che tutto ritornerà alla normalità, ma con ancora più voglia di incontrarsi e fare affari guardandosi negli occhi». Fiera Roma fa dunque appello al governo: «Occorre fissare al più presto una data per la ripartenza e prevedere lo stanziamento di sussidi per aiutarci a sopravvivere». E rilancia la richiesta di un fondo per sostenere il sistema fieristico nazionale avanzata da Emilia Romagna, Veneto e Lombardia . «Lasciare che il Covid uccida anche il nostro settore – conclude Piccinetti - sarebbe un vero delitto».