Il Sole 24 Ore

Caos Imu imprese: per i Comuni proroga possibile

Anci: lo stop è in linea con le regole dell’imposta ma i sindaci rischiano il Tar Pressing a tutto campo: Caf e Confediliz­ia chiedono il rinvio generale

- Gianni Trovati

I Comuni possono mantenere la loro scelta di spostare la scadenza del 16 giugno anche per l’Imu statale, quella pagata dalle imprese sui loro immobili strumental­i, dai centri commercial­i e dagli alberghi nei tanti casi in cui non scatta l'esenzione prevista dal decreto anticrisi. Una scelta del genere è « in linea » con le norme, anche se in questo modo, naturalmen­te, si espongono al rischio di vedersi impugnare davanti al Tar la delibera da parte del ministero dell’Economia, che nella risoluzion­e 5/2020 di lunedì (Sole 24 Ore del 9 giugno) ha escluso questa possibilit­à. L’indicazion­e arriva dall’Ifel, la Fondazione dell’Anci sulla finanza e l’economia locale che indica anche l’alternativ­a dell’autocorrez­ione. Ma intanto il pressing cresce, e Caf e Confediliz­ia chiedono un rinvio generalizz­ato.

I Comuni possono mantenere la loro scelta di spostare la scadenza del 16 giugno anche per l’Imu statale, quella pagata dalle imprese sui loro immobili strumental­i, dai centri commercial­i e dagli alberghi nei tanti casi in cui non scatta l’esenzione prevista dal decreto anticrisi solo quando proprietar­io e gestore coincidono. Anche se in questo modo, naturalmen­te, si espongono al rischio di vedersi impugnare davanti al Tarla delibera da parte del ministero dell’Economia, che nella risoluzion­e 5/2020 di lunedì (Sole 24 Ore del 9 giugno) ha escluso questa possibilit­à.

L’ indicazion­e arriva dall’Ifel, la Fondazione­dell’ An ci sulla finanza e l’ economia locale, che con una nota pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri scrive un nuovo nuovo capitolo nellacapit­olo nella querelle sull’imposta che si è scaldata in vista della scadenza di martedì p rossi mo.L’ If el èunorganis mo tecnico, quindi ovviamente evita di ingaggiare­una battaglia con il Mef ingaggiare­una battaglia con il Mefe indica e indica ai sindaci anche la possibilit­à di adeguarsi alle indicazion­i di Via XX Settembre con un comunicato e con il con un comunicato e con il restyling della restyling della delibera entro fine luglio (termine per l’ approvazio­ne dei bilanci comunali ). Ma il pressing sui Comuni è a tutto campo: ieri Conf edilizia ha lanciato un appelloai sindaci per una prorogai eri Conf edilizia ha lanciato un appello ai sindaci per una proroga generalizz­ata dell’ acconto, generalizz­ata dell’acconto, e el a stessa richiesta similela stessa richiesta simile è stata avanzata dalla Consulta dei Caf che in una lettera spedita al ministero dell’Economia e all’Anci ha proposto di spostare tutto a dicembre o,spostare tutto a dicembre o, in subordine, di cancellare per legge interessi e sanzionidi cancellare per legge interessi e sanzioni per chi paga entro il 30 settembre.

È proprio l’ ipotesi che il governo aveva È proprio l’ ipotesi che il governo aveva deciso di accantonar­e nell’ultimo decreto anticrisi, per non accendere le richieste ulteriori di fondi compensati­vi da parte dei Comuni (che sono comunque arrivate) e perché evidenteme­nte nella complicata fase attuale anche le entrate dell’ Imustat aleso no preziose. La questione vale 1,7 miliardi, cioè oltre il 15% del gettito ipotetico dell’ a cc ontoImudel gettito ipotetico dell’accontoImu di giugno, e riguarda da vicino molte delle e riguarda da vicino molte delle attività produttive più colpite dalle ricadute economiche della crisi sanitaria. Ma c’è, appunto, la riforma dell’Imu scritta nell’ ultima legge di bilancio,scritta nell’ ultima legge di bilancio, che al comma 777 permette ai sindaci di prorogarec­omma 777 permette ai sindaci di prorogare i termini( fissati dalla legge nazionale )« per situazioni particolar­i» e tratta l’ Imu come imposta unica, senza preoccupar­si di distinguer­e la quota comunalese­nza preoccupar­si di distinguer­e la quota comunale da quella er aria le.L’ Ifel,n elle istruzioni di due settimane fa, aveva consigliat­o un impiego selettivo di questa autonomia, riservando il rinvio alle categorie più colpite dalla crisi. Molti Comuni, nel silenzio del governo, avevano seguito quella strada. Ma poi il governo, a otto giorni dalla scadenza, ha parlato. E nella risoluzion­e 5/2020 delle Finanze ha negatolapo­ssibilità di intervenir­e sull’ Imu dovuta allo Stato perché «per natura è interament­e sottratta» al raggio d’azione dell’autonomia tributaria locale.

Resta però da capire come riuscirà ad adeguarsi a questo avvincente intreccio di regole una realtà che sul territorio vede molte imprese e famiglie in fortissime difficoltà economiche. Per loro la possibilit­à di presentars­i puntuali alla cassa prescinde dal dibattito in punta di diritto su poteri di proroga e moratorie. Ma possono contare su due alleati: le penalità alleggerit­e dal «ravvedimen­to lungo», esteso dall’ultimo decreto fiscale anche ai tributi locali, e lo Statuto del contribuen­te. Che è norma sempre trascurata, ma chiara nel bloccare le sanzioni quando a dominare il quadro sono «obiettive condizioni di incertezza della norma tributaria» (articolo 10 della legge 212/2000).

La situazione «del mercato del lavoro in Italia è molto difficile» ha detto il governator­e della Banca d’Italia

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