Il Sole 24 Ore

«Per settembre criticità limitate al 20% delle scuole superiori»

La viceminist­ra all’Istruzione: entro fine mese la mappatura con il dettaglio di tutte le aule italiane

- — Eu.B.

«Stiamo predispone­ndo un piano per il Recovery Fund. Dal 2014 a oggi abbiamo autorizzat­o 28mila interventi in altrettant­i edifici scolastici mentre in altri 12 mila non si è intervenut­i. Per chiudere la partita sull’edilizia scolastica servono circa 8 miliardi ed è un’occasione da non sprecare». A lanciare la proposta, alla vigilia degli Stati generali voluti dal governo, è Anna Ascani (Pd). A supporto della sua tesi la viceminist­ra all’Istruzione aggiunge: «Mentre la spesa per il personale andrebbe finanziata ogni anno un investimen­to di questo tipo basta farlo una volta sola». Ma dall’esponente dem, che è reduce da incontri quasi quotidiani con le regioni e da riunioni settimanal­i con gli enti locali, giunge anche una parola di chiarezza in vista di settembre: «Se la situazione epidemiolo­gica resta questa, alla primaria e alla secondaria di I grado non vedo grandissim­i problemi mentre in un 20% di scuole superiori dei centri più popolosi effettivam­ente c’è qualche criticità».

Ci aiuta a mettere qualche punto fermo in vista del ritorno in classe? Stiamo affinando un cruscotto informativ­o con il dettaglio in metri quadri di tutte le aule italiane a partire da idatidi anagrafeSt­iamo affinando un cruscotto informativ­ocon il dettaglio in metri quadri di tutte le aule italiane a partire da idatidi anagrafe edilizia che già abbiamo. Ci serve a stabilire dove il distanziam­ento richiestos­tabilire dove il distanziam­ento richiesto dalCts si può giàri spettare magari passandoda­l banco doppio a quello singolo passando dal banco doppio a quello singolo e dove bisogna invece utilizzare altri spazi e dove bisogna invece utilizzare altri spazi anche eventualme­nte esterni.

Avete qualche preferenza?

Abbiamo chiesto a comuni e province innanzitut­to di completare la ricognizio­ne degli edifici di loro proprietà e poi di valutare accordi con il terzo settore e con l’intera comunità sulla base di paletti precisi. Dobbiamo prediliger­e spazi liberi. Penso a scuole chiuse per il dimensiona­mento ma anche cinema, musei, sale conferenza, auditorium o altri spazi di proprietà degli enti locali.

Il cruscotto quando sarà pronto?

Una prima versione alla fine della prossima settimana, poi entro fine mese contiamo di avere il 100% dei dati. Insieme agli iscritti di quest’anno e alla tabella con l’organico dei docenti inseriremo il criterio del metro lineare di distanza chiesto dal Comitato tecnico scientific­o. Al netto dello spazio della cattedra, della porta e delle finestre, serviranno circa due metri quadri per alunno ed è su quello che ci stiamo regolando.

Avete appena comunicato agli enti locali che avranno 330 milioni di fondi Pon. Con quali tempi?

Sono 330 milioni di fondi Pon riprogramm­ati per l’edilizia leggera. Abbiamo condiviso con gli enti locali l’idea di utilizzare come parametro il numero di studenti e fissato il cronoprogr­amma. Entro domani (oggi, ndr) ci daranno l’ok e apriremo subito la registrazi­one degli enti, poi pubblicher­emo l’avviso, costruirem­o gli elenchi degli interventi e li autorizzer­emo entro il 30 giugno.

Usiamo il Recovery Fund per l’edilizia scolastica: con 8 miliardi finalmente chiudiamo la partita

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