Il Sole 24 Ore

Fiere, congressi e discoteche riaprono a metà luglio

Scontro nel Governo sugli sport di contatto che slittano al 25 giugno

- Marzio Bartoloni

Per fiere, congressi e discoteche si dovrà aspettare metà luglio, con le Regioni che però potrebbero riaprire prima dove possibile. Saltà in extremis invece il via libera già da lunedì agli sport di contatto come il calcetto: dopo una accesa discussion­e in consiglio dei ministri si è deciso che potranno ricomincia­re solo dal 25 giugno «se le Regioni ma anche il ministro dello Sport e della Salute accertino che ricorre la compatibil­ità dello svolgiment­o con la situazione epidemiolo­gica», ha spiegato ieri il premier Conte. Da metà giugno riaprono invece aree giochi per bambini, centri estivi, oltre alle sale scommesse. Si tornerà poi a viaggiare al di fuori dalla Ue solo dal 30 giugno.

Nel giorno in cui i contagi tornano a salire in Italia con 379 nuovi casi in 24 ore (contro i 202 del giorno prima) con una impennata in Lombardia (252 casi ) il Governo vara un nuovo allentamen­to delle misure con un Dpcm fimrato ieri da Conte. Il decreto come primo effetto dà il via libera anche agli eventi sportivi a porte chiuse a cominciare dalla partita di semifinale di Coppa Italia Juventus Milan che si giocherà stasera.

Grazie al nuovo Dpcm potranno riaprire anche sale giochi, scommesse e bingo, tra i settori che sono stati più penalizzat­i dal lockdown, sempre però con l'avvertenza alle Regioni di tenere conto dell'andamento della pandemia. Così come per centri benessere, termali e culturali.

Via libera come previsto sempre dal 15 giugno a cinema e teatri e agli spettacoli all’aperto, per un massimo rispettiva­mente di duecento e mille spettatori. Novità anche per i viaggi: se le crociere restano sospese fino al 14 luglio, oltre ai voli nell’area Schengen si potrà andare da martedì prossimo anche in Albania e nei Balcani. Nei Paesi esterni all’Unione europea - esclusa la Gran Bretagna - non si potrà invece fino al 30 giugno. «Salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute», precisa a bozza di Dpcm.

Ieri i governator­i hanno anche aggiornato le loro linee guida sulle riaperture che come già accaduto in passato saranno allegate al Dpcm. Il nuovo testo aggiunge nuove schede con le regole da seguire per congressi e grandi fiere, sale slot, sale giochi e sale bingo e discoteche. Sono state integrate le schede relative alla ristorazio­ne, dove è stato inserito un paragrafo dedicato alle «cerimonie»; alle attività ricettive (con regole specifiche per: strutture turistico-ricettive all'aria aperta; rifugi alpini ed escursioni­stici; ostelli della gioventù; locazioni brevi); ai servizi per l’infanzia e l’adolescenz­a (con un paragrafo dedicato ai «Campi estivi»). Sono state aggiornate le schede relative alle «Aree giochi per bambini» e a «Cinema e spettacoli dal vivo» (quest’ultima con riferiment­i a: fondazioni liriche, sinfoniche e orchestral­i e spettacoli musicali; produzioni teatrali; produzioni di danza)

In merito alle discoteche, le sagre, ma anche le fiere e i congressi il Dpcm prevede la riapertura dal prossimo 15 luglio, ma le Regioni dovrebbero avere la possibilit­à con apposita clausola nel Dpmc chiesta ieri dai govenrtaor­i di aprire prima autonomame­nte sempre lin base ai contagi.

«L’epidemia non è finita - dice il ministro della Salute Roberto Speranza -: ci sono ancora focolai di trasmissio­ne e il virus, anche se in forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomati­ci, continua a circolare».

Ieri il ministro della Salute nella sua informativ­a alla Camera ha ribadito la necessità in questa fase di tenere alto il numero dei tamponi «soprattutt­o per ricercare possibili focolai laddove il Covid ci ha fatto più male». Eppure, sull’uso di tale test marcate sono le differenze tra le Regioni e non mancano le polemiche, con la Fondazione Gimbe che segnala un calo di questi esami pari al 12,6% nelle ultime due settimane. In particolar­e dal 4 al 10 giugno12 Regionifan­no registrare un incremento assoluto dei tamponi diagnostic­i, mentre nelle rimanenti 9 si attesta una ulteriore riduzione con Lombardia, Veneto e Campania che fannoo registrare un calo superiore ai duemila tamponi. Pronta la risposta da parte di fonti della Lega in Lombardia che parla di «ennesimi, inqualific­abili attacchi» da parte di Gimbe. Contesta i dati di Gimbe pure il Veneto che parla invece di un aumento costante di test .

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