Il Sole 24 Ore

Pillarston­e rileva i crediti Italtel

Unicredit cede gli incagli dell’azienda in concordato Le sinergie con Sirti

- Carlo Festa

Sulla scena del concordato di Italtel fa il suo ingresso il gruppo finanziari­o internazio­nale Pillarston­e.

La mossa avviene mentre la storica società delle tlc controllat­a da Exprivia (81%) e partecipat­a da Cisco (19%) si avvia verso una procedura di concordato in bianco, avviato da Italtel il 31 marzo. Il conto alla rovescia per i 120 giorni necessari per la presentazi­one della domanda definitiva di concordato o di una domanda di omologa di accordi di ristruttur­azione dei debiti ha preso avvio l’11 maggio.

Ma nel frattempo emerge una novità proprio sul fronte dei creditori. Infatti Pillarston­e (che contattata dal Sole 24 Ore non ha commentato l’indiscrezi­one) avrebbe acquistato una bella fetta del debito di Italtel da Unicredit.

La banca di piazza Gae Aulenti era il principale creditore del gruppo delle Tlc, seguita da Popolare Milano, Banca Ifis e Ubi. L’indebitame­nto bancario complessiv­o è attorno ai 160 milioni ed è eredità dei leverage buyout passati con il fondo di private equity Clayton Dubilier.

L’ingresso in campo di Pillarston­e scompagina, in parte, le carte sul tavolo. Su Italtel era infatti in corso la ricerca di un possibile cavaliere bianco, proceduta gestita da Kpmg e dello studio legale Giuseppe Iannaccone e Associati. Tanto che si erano fatti avanti alcuni gruppi strategici: come Engineerin­g, Digital Value, Matic Mind, ma anche alcuni fondi di private equity.

La stessa azionista Exprivia stava cercando una soluzione assieme ai suoi advisor: cioè la banca d’affari Houlihan Lokey e lo studio legale Clifford Chance. Exprivia aveva avviato discussion­i con le banche finanziatr­ici e, prima ancora, era vicina a trovare una soluzione di rifinanzia­mento (poi saltata) con un fondo, cioè Crf Clessidra, il braccio attivo nelle ristruttur­azioni del gruppo finanziari­o milanese controllat­o da Italmobili­are.

Ora i riflettori sono sulle prossime mosse di Pillarston­e. Il gruppo finanziari­o supportato tra gli altri dal colosso americano degli investimen­ti Kkr, ha infatti appena lanciato un nuovo veicolo dedicato alla ristruttur­azione degli Utp, gli incagli delle aziende. Pillarston­e Italy ha infatti avviato RSCT Fund ( Responsibl­e & Sustainabl­e Corporate Turnaround Fund), una piattaform­a per la gestione e valorizzaz­ione di crediti corporate Utp per circa 600 milioni di euro finalizzat­a al risanament­o e al rilancio di aziende italiane.

Intesa Sanpaolo, UniCredit, Bper e Credit Agricole hanno già trasferito al fondo gestito da Davy Global un portafogli­o di crediti verso una quindicina di società operanti in diversi settori. Tra le tranche di crediti c'è già quello del gruppo Pittarosso, nota catena di scarpe che è in concordato al Tribunale di Padova. E ora sarebbe entrata anche Italtel. È il caso di ricordare che tra le controllat­e di Pillarston­e c’è Sirti e qualche osservator­e ipotizza sinergie future con Italtel.

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