Il Sole 24 Ore

«Evitare eventi di massa» Inviti europei a rispettare il distanziam­ento

- R. Es.

Un invito a evitare raduni di massa senza distanziam­ento fisico, dopo le numerose proteste anti-razziste in tutto il mondo seguite all’omicidio di George Floyd, è arrivato ieri dal ministro della Sanità britannico e da esperti europei attenti a prevenire un’inversione dell’attuale tendenza positiva di calo dei contagi.

L’aumento dei casi in molti Stati americani, sebbene sia presto per capire le ragioni dei focolai, ha spinto Anthony Fauci, l’epidemiolo­go consulente della Casa Bianca per Covid- 19, a esprimere preoccupaz­ione riguardo alle manifestaz­ioni: «Quando si creano raduni come quelli che abbiamo visto, si sta assumendo un rischio » .

Secondo dati raccolti dal Washington Post in Texas, Arkansas, Nevada, North Carolina, Oregon, Florida ci sono stati picchi di casi nella media mobile di sette giorni. In Montana, Arkansas, Utah, Arizona e Texas, sempre secondo il quotidiano statuniten­se, si sono registrati incrementi di almeno il 35% di ospedalizz­azioni nelle settimane seguenti al Memorial Day ( 25 maggio).

Negli Stati Uniti i contagi( secondo il conteggio di Johns Hopkins University) hanno superato i due milioni e il presidente Donald Trump ha ripreso la campagna elettorale nel Paese, annunciand­o la partenza per Dallas dove parteciper­à a un evento di raccolta fondi. Il 19 giugno terrà invece il primo comizio post- emergenza a Tulsa, in Oklahoma. Il presidente intende dare il messaggio che la vita può riprendere a scorrere senza problemi e non è detto quindi che le misure di distanziam­ento verranno rispettate.

In Europa - che ha riaperto gradualmen­te l’economia e adesso anche frontiere e viaggi - si guarda con attenzione a quanto avviene oltreocean­o e ieri il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, ha chiesto alla popolazion­e di non radunarsi in gruppi superiori alle sei persone, invitando quindi a evitare manifestaz­ioni. «Capisco che la gente voglia mostrare la propria partecipaz­ione e passione per una causa che le sta a cuore - ha detto - ma questo è un virus che si nutre di contatti fisici e non guarda alla causa » .

Ieri anche alcuni esperti europei hanno avvertito del rischio di un’ondata di nuovi contagi causata dalle proteste di massa degli ultimi giorni contro il razzismo. Lo ha fatto Jozef Kesecioglu, presidente della Società europea della medicina di terapia intensiva. « Se si dà la regola del distanziam­ento di un metro e mezzo e invece le persone stanno una accanto all’altra, non ho un buon presentime­nto», ha detto il medico. E alla domanda se ci potrebbe essere un picco di infezioni, ha risposto: « Sì, ma spero di sbagliarmi » .

« Come per tutte le malattie respirator­ie infettive gli eventi di massa potrebbero essere la via principale di trasmissio­ne » , ha dichiarato a Reuters Martin Seychell, numero due della direzione generale Sanità della Commission­e europea.

Quando ci sono state le manifestaz­ioni, ha continuato, il virus era ancora in circolazio­ne anche se con tassi più bassi di diffusione del contagio. E ha aggiunto che se e in che misura ci sarà una seconda ondata di contagi, dipenderà dal rispetto e mantenimen­to delle misure di distanziam­ento fisico e anche da altri fattori, molti dei quali sconosciut­i.

Trump annuncia la ripresa dei comizi malgrado l’aumento dei casi negli Usa

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Alto rischio. Una delle dimostrazi­oni anti- razziste di questi giorni a New York, in Washington Square
AFP Alto rischio. Una delle dimostrazi­oni anti- razziste di questi giorni a New York, in Washington Square

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