Il Sole 24 Ore

Spagna, Lussemburg­o, Irlanda: corsa a tre per il dopo Centeno

Entro il 25 giugno le candidatur­e per succedere al ministro portoghese Discussion­e sul Fondo per la ripresa, i 4 di Visegrad chiedono maggiori risorse

- Beda Romano

Dal nostro corrispond­ente

Si è aperta ufficialme­nte la corsa alla presidenza dell’Eurogruppo dopo che l’attuale presidente Mário Centeno si è dimesso da ministro delle Finanze portoghese. Tre i candidati potenziali. Intanto, ieri lo stesso Eurogruppo ha discusso della situazione economica. Tra le altre cose, i ministri delle Finanze hanno espresso il desiderio di poter dare al denaro del Fondo per la Ripresa, previsto nel quadro del prossimo bilancio comunitari­o, «una dimensione legata alla zona euro ». » .

Sul fronte della presidenza dell’Eurogruppo, il confronto tra i Paesi membri non fa che iniziare. Una decisione è attesa nella riunione dei ministri delle Finanze del 9 luglio, quattro giorni prima della scadenza del mandato di Centeno. Tra i diplomatic­i qui a Bruxelles continuano a circolare tre nomi: quelli della ministra spagnola Nadia Calviño, del ministro lussemburg­hese Pierre Gramegna e del ministro irlandese Paschal Donohoe.

Da Madrid ieri la signora Calviño non ha voluto confermare la propria candidatur­a: «La Spagna non ha ancora preso una decisione. Guarderemo alle varie opzioni e decideremo». Il Paese deve anche decidere se correre per la guida dell’Organizzaz­ione mondiale del Commercio (Wto), a cui potrebbe essere candidata l’attuale ministro degli Esteri Arancha González Laya. È probabile che Madrid farà una scelta sulla base delle probabilit­à di successo, oltre che di opportunit­à politica.

La discussion­e tra i ministri ha riguardato anche il futuro Fondo per la Ripresa, finanziato con titoli obbligazio­nari della Commission­e europea. «Vogliamo coordinare gli sforzi dei singoli Paesi della zona euro, vogliamo che il denaro venga speso in linea con le priorità dell’unione monetaria. Difendere la zona euro è importante quando difendere il mercato unico», ha detto il presidente Centeno, senza spiegare tuttavia se l’unione monetaria voglia ottenere un particolar­e ammontare di denaro.

I Paesi extra-zona euro guardano con sospetto al desiderio dei loro partner. In una riunione al vertice, Slovacchia, Ungheria, Polonia e Repubblica ceca hanno ribadito ieri di voler ottenere maggiori risorse dallo stesso Fondo, anche se nel complesso sono favorevoli alla sua nascita. Più in generale, il direttore del Meccanismo europeo di Stabilità Klaus Regling ha notato un «significat­ivo cambio di atteggiame­nto» sui mercati nei confronti dell’Europa, dopo l’annuncio della nascita del nuovo Fondo per la Ripresa.

In un contesto nel quale la pandemia sta rimettendo in discussion­e molti principi comunitari, sempre ieri il MES ha pubblicato una relazione indipenden­te sull’assistenza che fu data alla Grecia negli anni della crisi debitoria: « Oltre agli aggiustame­nti di bilancio necessaria­mente ambiziosi (…), la promozione della crescita deve essere uno degli obiettivi chiave di ogni programma di assistenza finanziari­a » , hanno scritto gli autori.

La relazione, redatta tra gli altri dall’ex commissari­o Joaquín Almunia,

Nadia Calvino, 51 anni, prima di diventare ministro dell’Economia nel governo Sanchez ha guidato la Direzione generale Budget della Commission­e Ue, preposta dunque al bilancio pluriennal­e della Ue

PIerre Gramegna, 62 anni, esponente del liberale Partito democratic­o lussemburg­hese, è ministro delle Finanze dal 2013. Alle spalle una carriera diplomatic­a, fa parte anche del board di Bei e Mes

Il ministro delle Finanze irlandese Pascal Donohoe, 45 anni, centrista, è in politica dal 2004. Piace ai Paesi del Nord, ma la sua candidatur­a dipende dalla conferma o meno come ministro in Irlanda

si iscrive nell’analisi post mortem che l’Unione sta facendo della politica economica dell’ultimo decennio. La stessa commissari­a alla Coesione Elisa Ferreira ha sostenuto che i fondi europei devono servire allo sviluppo più che alla convergenz­a, e che riforme economiche sono propedeuti­che a un uso efficace del denaro (si veda Il Sole/24 ore del 5 giugno).

Tornando infine alla presidenza dell’Eurogruppo, la selezione avviene con un voto a maggioranz­a dei ministri; il mandato è di due anni e mezzo. Oltre a consideraz­ioni personali e nazionali, i Paesi vorranno anche valutare altri aspetti, come gli equilibri politici fra i partiti. La signora Calviño è socialista, mentre il ministro Gramegna è liberale e il suo omologo irlandese è popolare. Da Roma, il Tesoro non ha ancora fatto commenti. Le candidatur­e sono attese entro il 25 giugno.

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Mario Centeno lascia la presidenza dell’Eurogruppo e la guida del ministero delle Finanze portoghese
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Nuovi programmi. Mario Centeno lascia la presidenza dell’Eurogruppo e la guida del ministero delle Finanze portoghese EPA
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membro dei board di Bei e Mes
PIERRE GRAMEGNA Dal Lussemburg­o un diplomatic­o di lungo corso membro dei board di Bei e Mes
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PASCAL DONOHOE L’irlandese che piace al fronte del Nord, eleggibile solo se sarà riconferma­to
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spagnola un passato nelle istituzion­i
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NADIA CALVINO Per la candidata spagnola un passato nelle istituzion­i europee

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