Il Sole 24 Ore

Come ottenere i contributi a fondo perduto: chi ne ha diritto, i calcoli da fare, le procedure da seguire

Conto alla rovescia. Da lunedì 15 giugno le istanze telematich­e alle Entrate per le Pmi fino a 5 milioni di ricavi nel 2019 e con un rilevante calo di fatturato nel mese di aprile

- Luca Gaiani

Parte la corsa ai contributi a fondo perduto per chi ha subito un calo dei ricavi a causa del Covid- 19. La guida al centro del giornale di oggi spiega, in sintesi, chi ha diritto al beneficio, i calcoli da fare e le procedure da seguire

L’importo ricevuto andrà iscritto nella voce A5 del conto economico

Lunedì 15 giugno si parte: le partite Iva con ricavi 2019 entro 5 milioni e con fatturato di aprile 2020 al di sotto dei due terzi di quello di aprile 2019 possono cominciare ad inviare le istanze telematich­e per il contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 25 del decreto rilancio (Dl 34/2020).

Il momento di trasmissio­ne delle istanze non è essenziale ai fini della concession­e del contributo; non si tratta infatti di un click day nel quale chi arriva primo si accaparra le somme disponibil­i. È dunque opportuno compilare con cura le istanze al fine di evitare ogni possibile errore. Per gli eredi dei contribuen­ti che hanno proseguito l’attività del defunto (se l’attività è cessata, infatti, il contributo non spetta) le istanze possono essere trasmesse dal 25 giugno.

La somma erogata dallo Stato a fondo perduto a fronte della diminuzion­e del fatturato per l’emergenza da Covid- 19 costituisc­e un contributo in conto esercizio da iscrivere nella voce A5 del conto economico, con distinta evidenza dell’importo. Il documento Oic 12, paragrafo 56, afferma infatti che rientrano tra i contributi in conto esercizio quelli dovuti sia in base alla legge sia in base a disposizio­ni contrattua­li che hanno, tra l’altro, funzione di integrazio­ne dei ricavi dell’attività caratteris­tica o delle attività accessorie. Devono essere rilevati in questa voce, prosegue il principio contabile, anche i contributi erogati in occasione di fatti eccezional­i ( ad esempio, indica il documento Oic 12, le calamità naturali); sicché l’attribuzio­ne a fronte della pandemia causata dal coronaviru­s rientra a pieno titolo tra i fatti che giustifica­no la sopra descritta qualificaz­ione.

Il contributo a fondo perduto deve essere iscritto per competenza nel bilancio dell’esercizio in cui è sorto con certezza il diritto a percepirli, cioè, nella generalità dei casi, nel bilancio al 31 dicembre 2020. Già dal momento di trasmissio­ne dell’istanza ( giugno 2020), il contribuen­te è infatti in grado di determinar­e con certezza gli elementi sulla cui base lo Stato erogherà il contributo e il relativo importo. Non vi è infatti alcuna attività discrezion­ale da parte dell’Erario nella assegnazio­ne delle somme, salva la verifica (a posteriori) della veridicità dei dati comunicati. Qualora, entro il 31 dicembre 2020, il contributo non sia stato ancora incassato, la società rileverà, in contropart­ita del provento (A5 del conto economico), un credito verso l’erario (voce C.II.5-bis dello stato patrimonia­le attivo).

Il provento conseguito a fronte del contributo in fondo perduto non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sul reddito ( Irepf o Ires) e dell’Irap. Neppure si considera quale provento “esente” ai fini del calcolo della deducibili­tà degli interessi passivi ( soggetti Ires) e delle spese generali. Nelle dichiarazi­oni Redditi e Irap 2021 si dovrà pertanto effettuare una variazione in diminuzion­e per l’importo contabiliz­zato.

Trattandos­i di provento che non concorre a formare il reddito di impresa, il contributo non potrà essere considerat­o nel calcolo del Rol « fiscale » , il cui 30% costituisc­e la soglia di deducibili­tà degli oneri finanziari per le società di capitali ( articolo 96 del Tuir). Il Rol, dall’esercizio 2019, va infatti calcolato assumendo i valori rilevanti ai fini fiscali. Si tratta di una incongruen­za rispetto alle finalità della norma. Il contributo ha infatti proprio lo scopo di integrare i proventi ridotti a seguito dell’emergenza e dunque dovrebbe in qualche modo ripristina­re la situazione ante emergenza, anche per il calcolo del Rol.

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Importo minimo. Il fondo perduto è determinat­o applicando una diversa percentual­e alla differenza tra fatturato e corrispett­ivi di aprile 2020 e aprile 2019 con un minimo di mille euro per le persone fisiche e 2mila per le società
STEFANO MARRA Importo minimo. Il fondo perduto è determinat­o applicando una diversa percentual­e alla differenza tra fatturato e corrispett­ivi di aprile 2020 e aprile 2019 con un minimo di mille euro per le persone fisiche e 2mila per le società

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