Piano infrastrutture da 196 miliardi
Tra le priorità indicate dal governo c’è anche la Torino-Lione
Prende forma # italiaveloce, il piano infrastrutturale del governo che la ministra Paola De Micheli ha messo a punto e che il premier Giuseppe Conte porterà agli Stati generali. Vale 196 miliardi, di cui 129 già disponibili. Il sottotitolo è «un’Italia ad Alta velocità ferroviaria, aerea e marittima » ma non mancheranno strade, mobilità urbana sostenibile. Sono 13 le opere ferroviarie ( tra cui la Torino- Lione) e 39 quelle stradali considerate prioritarie.
Il documento.
Ecco #italiaveloce, il piano infrastrutturale del governo che la ministra Paola De Micheli ha consegnato al premier Giuseppe Conte per gli Stati generali. Vale 196 miliardi di cui 129 disponibili, come chiar isce il Def Infrastrutture all’esame del Consiglio dei ministri in un paio di settimane. Il sottotitolo del piano è «un’Italia ad Alta velocità ferroviaria, aerea e marittima» ma non mancheranno strade e mobilità urbana sostenibile, «rinascita urbana» e acqua.
Il cuore del documento è l’indicazione delle opere prioritarie da realizzare: 13 tratte ferroviarie e 39 fra strade e autostrade. Quattro le direttrici che completeranno il disegno dell’Alta velocità di rete (Avr): Genova-Roma (con diverse opzioni per La Spezia, Pisa e Livorno), l’Adriatica, i collegamenti da Roma con Ancona e Pescara e quelli con la Calabria, la Basilicata e la Puglia «con un nuovo macro studio di fattibilità» che evidentemente costituirà la base per le scelte definitive. Con il completamento della Avr l’80% della popolazione vivrà a meno di un’ora di distanza da una stazione Avr, la velocità media di trasferimento crescerà del 17%, gli squilibri di oggi in termini di percorrenza fra chi ha l’Alta velocità e chi non ce l’ha saranno ridotti del 38%. «Sarà un Paese più equo», dice De Micheli.
Nella lista delle 13 ferrovie prioritarie spicca al primo posto il tunnel di base della Torino-Lione. Sono lontani i tempi in cui i Cinquestelle facevano barricate su quest’opera. Seguono le connessioni con i valichi svizzeri (Gallarate-Rho e raddoppio della VignaleOleggio-Arona), la velocizzazione della Torino-Milano-Genova (con il quadruplicamento della Milano-Pavia, l’Avr Milano-Tortona-Genova, l’Avr Torino-Alessandria-Genova, il nodo di Genova e il Terzo Valico dei Giovi), la Brescia-Verona-Padova, ilpotenziamento Venezia-Trieste (con l’upgrading Trieste-Divaca e il raddoppio Udine-Cervignano), la tratta di valico Fortezza-P.te Gardena, adeguamento e velocizzazione della Bologna-Lecce, raddoppio della Termoli-Lesina, l’intero asse Napoli-BariLecce/Taranto, la variante di Agropoli, raddoppio e velocizzazione della Messina-Catania-Siracusa, il nuovo collegamento Palermo-Catania.
Nel pacchetto stradale e autostradale ci sono tutti i principali collegamenti attesi: il potenziamento della A22, la Campagalliano-Sassuolo, le Pedemontane lombarda e veneta, la tratta dalla val d’Astico alla A31, la messa in sicurezza della Ss 34 del Lago maggiore, il raccordo Tibre, l’Autostrada regionale Cispadana in project financing, il potenziamento della A4, la Orte-Civitavecchia, l’ammodernamento della E45, vari lotti della FanoGrosseto-Siena, il nodo di Arezzo, il corridoio tirrenico meridionale, la Salerno-Potenza-Bari, la Melfi-Potenza, la Matera-Bari, il completamento della Ss106 Jonica, la Ss 131 Carlo Felice, la riqualificazione della A19 PalermoCatania, il potenziamento della Ss 640 Agrigento-Caltanissetta, l’autostrada
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MILIARDI Le risorse disponibili del sotto piano Mit da 95,6 miliardi destinati a spese attivabili subito