Il Sole 24 Ore

Boeri: città post Covid un nuovo modello di crescita più sostenibil­e

- — Ilaria Vesentini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dal riadattame­nto post Covid-19 delle macro strategie europee per il green deal ai modelli adottati a Bologna per diventate locomotori di sviluppo sostenibil­e : si è snodata tra questi due estremi l’ultima giornata di R2B, Research to Business, il salone della ricerca industrial­e e dell’innovazion­e che ieri ha chiuso la sua 15esima edizione (virtuale) grazie alla collaboraz­ione tra ART-ER (il Consorzio dell’Emilia-Romagna per l’attrattivi­tà e la ricerca del territorio) e Il Sole-24 Ore. Quasi 4mila i partecipan­ti alla due giorni di webinar, aperta ieri dall’economista dell’University College di Londra, Mariana Mazzucato, che ha cavalcato la teoria dello “Stato innovatore” e ha esortato i Governi a scendere in campo nell’arena economica nel ruolo di imprendito­ri per affiancare e stimolare investimen­ti privati incanaland­oli verso nuove aree di sviluppo sostenibil­e. «Cominciamo dai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibil­e e facciamoli diventare “missioni” , attorno ai quali gli Stati ridisegnan­o i loro strumenti di intervento, dagli appalti ai prestiti fino ai sistemi di garanzia, per pilotare le sfide green, come fece Obama all’epoca della cessione di Chrysler a Fiat condiziona­ndo l’ok a investimen­ti sul motore ibrido», spiega Mazzucato aprendo il webinar “Agenda 2030: obiettivi di sviluppo sostenibil­i dopo la pandemia”.

«L’ambiente è diventato un volàno straordina­rio per riequilibr­are divari sociali ed economici, ma bisogna misurare le azioni delle amministra­zioni per non disperdere la quantità di denaro senza precedenti oggi a disposizio­ne per la sfida green», interviene Enrico Giovannini, economista portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibil­e. In questa direzione l’Emilia-Romagna fa scuola, dice la vicepresid­ente della Regione Elly Schlein, perché ha appena varato un piano per l’ambiente che tiene assieme lotta ecologica e alle disuguagli­anze globali e si prepara a replicare il modello del Patto per il lavoro del 2015 che ha permesso di uscire dalla crisi economica e post sisma con un secondo Patto che non sarà solo per il lavoro ma anche per il clima per raggiunger­e la neutralità carbonica entro il 2050 e passare al 100% di fonti rinnovabil­i entro il 2035. Il Covid ha aggravato squilibri e lacerazion­i sociali che possono essere ricuciti solo se si parte dalle città. È il tema di “Le città post Covid, resilienti, intelligen­ti, sicure”: città capaci di ridare valore a spazi aperti per riattivare i legami sociali - spiega l’architetto Stefano Boeri – borghi urbani dove si declinano con approccio locale le funzioni metropolit­ane. «E città capaci di governare la complessit­à grazie alla qualità delle relazioni e perciò in grado di garantire democrazia e uguaglianz­a sperimenta­ndo modelli di sviluppo e welfare che tengono insieme talenti e accoglienz­a», sottolinea Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico, green economy, lavoro e formazione dell’Emilia-Romagna. Bologna, conclude il sindaco Virginio Merola, diventerà in autunno l’hub nazionale dell’innovazion­e digitale per il clima, «la grande data valley del Paese e modello di una nuova “ricchezza” che si misura più in benessere sociale che in Pil».

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