Il Sole 24 Ore

Ops Intesa, pronto il verdetto Ivass Le Authority stringono i tempi

Dopo il sigillo dell’Autorità la Commission­e di Borsa avrà cinque giorni per l’ok

- L.G.

Parola all’Ivass. Sull’Ops promossa da Intesa Sanpaolo su Ubi ora tocca all’Autorità di vigilanza del settore assicurati­vo emettere il proprio verdetto. E, secondo quanto emerso nelle scorse ore, il provvedime­nto dovrebbe arrivare a breve, potenzialm­ente già a inizio della prossima settimana.

Se dovesse giungere il disco verde, che si aggiungere­bbe a quello di Bce e Banca d’Italia, inizierann­o a decorrere i cinque giorni entro cui Consob deve autorizzar­e il prospetto informativ­o relativo ai termini dell’Ops, per il quale non serve invece l’ok dell’Antitrust. Il via libera dell’Agcm alla concentraz­ione verrà incluso nel documento d’offerta come condizione di efficacia della proposta. Offerta che, a questo punto, potrebbe partire una volta incassato il sigillo della commission­e al prospetto, con l’obiettivo di creare per l’autunno il settimo gruppo bancario della zona euro.

Come è noto l’Ops, oltre all’ostilità di una fetta dei soci sindacati di Ubi, ha incontrato anche il parziale stop dell’Antitrust. L’Agcm ritiene che l’operazione rafforzere­bbe o creerebbe una posizione dominante per Intesa in diverse aree del paese. Nodo, tuttavia, che Ca’ de Sass starebbe già affrontand­o. Il precedente accordo con Bper prevedeva che quest’ultima dovesse acquistare fino a 500 filiali e circa 20 miliardi di euro di attività dal nuovo gruppo. Intesa ora mira a presentare un piano più rotondo entro il prossimo 15 giugno, aumentando il numero di filiali vendute di almeno il 10%. In proposito, dopo essersi riunito lo scorso giovedì ora il board di Bper è pronto a rivedersi per mettere a punto un nuovo accordo.

Un’udienza finale con l’Antitrust è prevista per il prossimo 18 giugno ma l’eventuale provvedime­nto dell’Autorità garante del mercato non dovrebbe comunque arrivare prima della fine di luglio. Allo stato attuale, il tema centrale rispetto alla dialettica con l’Agcm è che quest’ultimo ritiene non siano state rappresent­ate in maniera dettagliat­e le misure che la banca intende assumere per evitare l’eccessiva concentraz­ione in alcune zone d’Italia. A riguardo va ricordato che, Ca’ de Sass a valle del non espresso da alcuni azionisti all’offerta ha abbassato la soglia di adesione per l’efficicia dell’offerta al 50%, quota comunque sufficient­e per poter poi procedere con la vendita degli sportelli a Bper anche se non si possono escludere ulteriori contestazi­oni dei soci Ubi.

Sull’evoluzione del credito in Italia è intervenut­o ieri il dg di Bankitalia, Daniele Franco: «Nel nostro rapporto annuale un studio indica il fatto che ci sono ancora margini per il consolidam­ento: aumentare la dimensione operativa delle banche italiane può portare a significat­ivi aumenti di efficienza», ha concluso.

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