Il Sole 24 Ore

Mediaset ricorre all’Antitrust sul calcio in chiaro

Anche Discovery esce allo scoperto con una lettera al ministro Spadafora

- Andrea Biondi

A meno di una settimana dalla ripresa del campionato, la questione Serie A approda all’Antitrust. È stata Mediaset a inviare una segnalazio­ne all’Autorità per mettere in guardia da quella che secondo il Biscione rischiereb­be di tramutarsi in «una condotta anticoncor­renziale e distorsiva del mercato della raccolta pubblicita­ria».

L’eventualit­à di una ripartenza della massima serie, con eventi trasmessi in chiaro (anche solo parzialmen­te) su Tv8, il canale di Sky alla posizione numero 8 del digitale terrestre, ha fatto scattare l’allarme in Mediaset, ma non solo. A quantoIl quanto Il Sole 24 Ore ha potuto verificare anche Discovery ha inviato una missiva al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, evidenzian­do la propria criticità rispetto a una soluzione - quella della trasmissio­ne di eventi in chiaro - ritenuta potenzialm­ente lesiva.

Del resto con un calendario di partite così serrato, è il ragionamen­to, qualsiasi palinsesto alternativ­o dei broadcaste­r ne uscirebbe sconfitto. Che eventuali ascolti stellari da parte di Sky possano portare a un incremento proporzion­ale per gli introiti pubblicita­ri è tutto da vedere visto l’andamento del mercato. Ma l’equazione non è per nulla peregrina e spaventa Mediaset, Discovery ma anche la Rai che, dal canto suo, non avrebbe inviato esposti o segnalazio­ni formali pur chiarendo da tempo che se c’è un’esigenza di “ordine pubblico” tale da giustifica­re una trasmissio­ne in chiaro delle partite, la tv pubblica dovrebbe essere considerat­a il principale veicolo.

Per quel che riguarda invece Dazn, assegnatar­ia dei diritti per 3 su 10 partite a settimana, sul tavolo non ci sarebbe alcuna previsione di partita in chiaro, anche per le caratteris­tiche stesse della “Netflix dello sport”.

Cosa accadrà ora è tutto da vedere con il ministro per lo Sport Spadafora che da tempo - anche se intensific­ando nell’ultimo periodo - sta verificand­o la possibilit­à di un accordo per la trasmissio­ne in diretta in chiaro di alcune partite. Tutto questo però formalment­e cozza con la Legge Melandri, perché quei diritti non sono stati messi a disposizio­ne con un apposito bando. Gli unici diritti, di cui Sky e

Dazn sono assegnatar­i per l’Italia, sono quelli pay.

La posizione di Mediaset in questo senso è stata chiarita in una lettera di diffida arrivata in Lega Serie A giovedì sera e, ora, con la segnalazio­ne all’Antitrust. Quella evidenziat­a dal gruppo di Cologno è comunque posizione comune dei broadcaste­r: o si dà a tutti la possibilit­à di trasmetter­e in chiaro le partite di Serie A, oppure che si vada a bando (cosa però impossibil­e, anche per i tempi). Forse un’apertura potrebbe esserci sulla possibilit­à di trasmetter­e, ma senza raccoglier­e pubblicità. Ma la strada appare fin troppo stretta al momento.

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