Il Sole 24 Ore

Produzione industrial­e ko in aprile

- R.Es.

Ad aprile crolla la produzione industrial­e in Europa: -17,1% nella zona euro e -17,3% nella Ue-27 rispetto a marzo. Lo rende noto Eurostat. È il calo più forte mai registrato dall’inizio delle misurazion­i mensili, nettamente superiore ai -3% e -4% osservati fra il 2008 e il 2009 durante la crisi finanziari­a. «La produzione industrial­e è crollata a livelli visti per l’ultima volta a metà degli anni ’90», sostiene l’istituto di statistica. Il calo diventa ancora più forte nel confronto su base annua. Rispetto ad aprile 2019, il crollo è del 28% nell’Eurozona e del 27,2% nella Ue. I cali maggiori rispetto a marzo si sono registrati in Ungheria (-30,5%), Romania (27,7%) e Slovacchia (-26,7%). Per l’Italia la flessione è del 19,1%, in ripresa rispetto al 28,4% del mese precedente. Situazione peggiore in Francia (-20,3%), Germania (21%) e Spagna (-22,4%). Il calo minore lo fa registrare la

Finlandia con il -2,2%. Su base annua, la Germania accusa un calo del 30,2%. Francia e Italia hanno mostrato una contrazion­e ancora maggiore, rispettiva­mente del 34,9% e del 42,5%. La Spagna ha registrato un calo del 34,3%. L’Irlanda è l’unico Paese dell’Unione europea a mostrare un aumento della produzione su base annua, con un incremento del 5,5%. Per Jacob Nell, economista di Morgan Stanley, «questo è il punto più basso della crisi, con una produzione industrial­e inferiore del 73% ai valori di febbraio. Maggio dovrebbe vedere un forte rimbalzo, ma il ritmo della ripresa è più incerto». Per Bert Colijn, economista di Ing, «ci sono molte incertezze, ma il recente allentamen­to del lockdown indica che quasi sicurament­e si è segnato il fondo».

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