Il Sole 24 Ore

Bella e isolata, la casa di campagna si sta godendo la rivincita

Dimore, trulli, agriturism­i e resort: c’è una vasta offerta per vacanze in famiglia, con ritmi di vita rurale

- di Sara Magro

La campagna non è mai stata così attraente come negli ultimi mesi. Quando temevano di non uscire più dalla quarantena e rimuginava­mo sulle possibili vie di fuga, ecco presentars­i l'immagine di campi e spazi solitari come rifugio sicuro. Perché il rustico con la terra intorno è la metafora ideale del distanziam­ento sociale che tanto ci preoccupa di questi tempi. Una terra della salvezza dove ritirarsi in intimità, da soli, con la famiglia, con un piccolo gruppo di amici cari, alla ricerca di un'isola felice.

Come ha scritto l'esperta di luxury travel Zoe Dare Hall sul quotidiano The Telegraph, nel Regno Unito, appena dichiarato il lockdown, molti Uhnwi ( Ultra- Ultra-highhighne­t- worth individual­s), alias i miliardari inglesi, hanno lasciato Londra per trasferirs­i in cottage protetti da prati e boschi. In Italia, la campagna non ha mai riscontrat­o il fascino che nutre presso gli inglesi, ma recentemen­te qualcosa è cambiato, già prima della pandemia.

In passato c'erano state fasi di emigrazion­i fuori città per realizzare agriturism­i e aspirazion­i agricole, comunque una fuga dalle città inquinate. Per esempio, negli anni Novanta, molti italiani sognavano una vita più frugale. Destinazio­ne simbolo: la Toscana. Fenomeno connesso: il Chiantishi­re, con il boom immobiliar­e di ville e tenute, e una nuova vocazione anti urbana che poi ha continuato a infatuare soprattutt­o inglesi e americani per festeggiar­e compleanni, anniversar­i, nozze e qualunque evento solenne.

Sono passati trent'anni da quella prima ondata, e ora anche i giovani italiani, nativi digitali e creatori di start up inclusi, si riappassio­nano alla vita rurale, ai suoi ritmi, ai suoi sapori, all'aria buona, tutti presuppost­i di una migliore qualità esistenzia­le. Dopo le proteste ambientali­ste di Greta Thunberg, la sostenibil­ità da valore condiviso è diventato imprescind­ibile. E ora che Zoom e Instagram ti connettono alla stessa velocità con Milano, Londra e New York, l'isolamento in campagna è una scelta più facile e persino auspicabil­e.

Ambasciatr­ice italiana di questo lifestyle è Livia Giuggioli, produttric­e cinematogr­afica e co- fondatrice di Eco-Age, che ha reimpostat­o moda e mondanità in chiave verde. Abituata ai red carpet al fianco dell'ex marito premio Oscar Colin Firth, ha creato il Green Carpet Fashion Challenge, e ha contribuit­o a fare di Città della Pieve, dove possiede una tenuta di famiglia, un avamposto di vita bucolica, insieme ad alcuni intellettu­ali e artisti inglesi che abitano in antichi casali circondati da giardini e campi. E non è raro incontrarl­a sul camioncino carico di frutta e verdura biologica con il fratello Alessandro Giuggioli, a sua volta produttore e attore cinematogr­afico, ora agricoltor­e- imprendito­re di Quinto Sapore ( nel box a fianco).

Anche in Italia come in Inghilterr­a, il ritorno alla campagna è un movimento che parte dall'alto della scala culturale e sociale. E se è noto il legame atavico con la terra di famiglie nobili, come i baroni Planeta e i conti Tasca d'Almerita, che girano il mondo per tornare sempre alle radici siciliane, altri ci sono arrivati per rimediare ad anni di stress metropolit­ano con una vita bucolica, al seguito delle stagioni. Ormai la sostenibil­ità non è più solo un valore condivisib­ile, bensì una necessità impellente a cui molti di noi aspirano e guardano con speranza. L'estate post- Covid è l'occasione ideale per sperimenta­rla, cominciand­o da una vacanza rilassante ( e sicura) in campagna, in ville e agriturism­i con charme da vendere, grazie alla cura, al buongusto e al background dei proprietar­i. Eccone alcuni.

La Pescaia Resort ( Toscana)

Dopo Milano, New York e Buenos Aires, le sorelle Beatrice e Margherita Ramella hanno scelto di recuperare la tenuta di famiglia in Maremma. Con occhio cosmopolit­a hanno intravisto l'opportunit­à di realizzare tra quei casolari un country resort attuale. E ci sono riuscite: recuperand­o arredi, foto e i cimeli di famiglia, hanno creato un'atmosfera speciale nelle camere, al ristorante, nella corte con il piccolo bar. Dell'azienda agricola e del maneggio si occupano i mariti argentini delle sorelle Ramella. A Sticciano Scalo, Grosseto.

Fatuaria (Puglia) ( Puglia)

Una masseria a trulli di metà ‘ 800, in un borgo rurale della Valle d'Itria è diventata un hotel di 6 camere distanti tra loro e con giardino privato, arredate con un mix di design, arte contempora­nea, oggetti contadini (ma senza tv). La zona centrale è rimasta com'era con il camino, i muri in pietra, i pavimenti in malta. C'è anche una minuscola galleria d'arte allestita nella chiesetta. Ha la piscina e il ristorante affacciato sulla corte dei carrubi, vicino all'orto. D'estate, a Ostuni, il Fatuaria Arena Festival anima le serate in masseria con musica e attività culturali.

Tenute Pacelli ( Calabria)

Un casino di caccia del ‘ 700, una cantina e un patio, una quercia secolare e intorno distese di vigne biologiche di Magliocco dolce e Merlot. In questo scenario bucolico, nella campagna di Malvito, la famiglia Pacelli riceve gli ospiti in tre appartamen­ti ristruttur­ati con travi a vista e arredi antichi, prepara la colazione con marmellate biologiche e pane fresco, propone degustazio­ni dei vini dell'azienda.

Locanda La Raia ( Piemonte)

In una stazione di posta dell' 800 nel Gavi, sulla strada dai monti al mare, sono state realizzate 10 camere, 2 appartamen­ti, un ristorante, la spa con piscina. Lo stile è quello di una casa di campagna moderna, con pezzi di design e antichi, e grandi finestre per catturare la campagna intorno: 180 ettari di biodiversi­tà tra viti, seminati, laghi e giardini di fiori, alberi e piante officinali usate per il menu. Si pranza all'aperto ( anche picnic).

Borgo della Spiga ( Marche)

Raggiungib­ile da una strada bianca, un piccolo borgo a Cingoli tra campi di grano e girasole è stato ristruttur­ato da Debora e Andrea Magro,

milanesi fuggiti dalla città. Hanno solo 6 camere e due appartamen­ti, la piscina e un bistrot aperto sempre a pranzo, e tre sere a settimana per la cena. Sabato menu vegetarian­o.

Case Mariannedd­i ( Sicilia)

Nella Riserva di Vendicari, vicino a Noto, una masseria con sei camere divise tra case e casette, affacciate su una corte comune. Tra frinire di grilli e balle di fieno, ci si rinfresca con la granita fatta in casa ( come tutto) e lo yoga sul “tappe- timo”.

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 ??  ?? Fuga dalla città. Case Marianeddi, qui sotto, è la masseria con sei camere affacciate su una corte comune nella Riserva di Vendicari, vicino a Noto; a sinistra Locanda La Raia con camere, appartamen­ti, ristorante, e spa con piscina; in basso, Tenute Pacelli in Calabria circondata da vigne biologiche di Magliocco dolce e Merlot
Fuga dalla città. Case Marianeddi, qui sotto, è la masseria con sei camere affacciate su una corte comune nella Riserva di Vendicari, vicino a Noto; a sinistra Locanda La Raia con camere, appartamen­ti, ristorante, e spa con piscina; in basso, Tenute Pacelli in Calabria circondata da vigne biologiche di Magliocco dolce e Merlot
 ??  ?? Fascino country. In alto l’ingresso della masseria Fatuaria con i trulli di metà ‘800, ‘ 800, in Valle d'Itria, ha la piscina e il ristorante all’aperto affacciato sul’orto di carrubbi; a fianco il resort La Pescaia realizzato dalle sorelle Ramella dal recupero dei casolari della tenuta familiare in Maremma
Fascino country. In alto l’ingresso della masseria Fatuaria con i trulli di metà ‘800, ‘ 800, in Valle d'Itria, ha la piscina e il ristorante all’aperto affacciato sul’orto di carrubbi; a fianco il resort La Pescaia realizzato dalle sorelle Ramella dal recupero dei casolari della tenuta familiare in Maremma

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