Il Sole 24 Ore

RECORD ASSOLUTO DEL DEBITO

- Di Marcello Minenna

Afine 2019 la somma dei debiti pubblici e privati era pari al 255% del PIL globale. Ma di quanto potrebbe crescere? Fino ad oggi, sono stati pochissimi gli studi che hanno azzardato una stima degli stock di debito per quest’anno.

Ad inizio giugno 2020 gran parte dell’economia mondiale sta tornando on-line e si è delineata l’ipotesi incoraggia­nte che il nadir dell’attività produttiva sia stato ad aprile. I dati di maggio suggerisco­no un avvio della ripresa leggerment­e più rapido.

Le emissioni di debito a livello globale hanno raggiunto il record assoluto di 2.600 miliardi di $ ad aprile 2020, sbriciolan­do il record di marzo (2.100 miliardi); un dato che è oltre il doppio rispetto alla norma degli ultimi 20 anni. Oltre il 50% di queste emissioni - sia a marzo che ad aprile - sono attribuibi­li al solo governo USA. Mantenendo questo ritmo per i prossimi sei mesi, supponendo un calo del PIL globale del 3% il rapporto debito/PIL potrebbe assestarsi tra il 322% ed il 342%.

‘‘ Con i 2.600 miliardi di dollari di aprile 2020, è stato sbriciolat­o il record di marzo (2.100 ( 2.100 miliardi), un livello che è oltre il doppio rispetto alla norma degli ultimi 20 anni

Il quadro informativ­o su attività economica e previsioni di bilancio si sta assestando per consentire, almeno per il settore pubblico, un ragionevol­e tentativo di stima.

Infatti si sono delineati i piani di espansione fiscale dei Paesi OCSE per il 2020 che, salvo ulteriori interventi al rialzo, dovrebbero cubare circa il 3,25% del PIL globale. Mediamente il supporto all’economia reale è superiore al 10% del PIL, con 2/ 3 degli aiuti erogati in termini di garanzie. Soltanto il Giappone ne ha fatto un uso minimo, mentre le garanzie fornite dal governo USA potrebbero raddoppiar­e per via della flessibili­tà insita nel Recovery Act, arrivando a superare il 10% del PIL.

Il debito governativ­o USA crescerebb­e nel peggiore dei casi di circa 25 punti di PIL fino al 140%. Nell’ipotesi che le garanzie vengano utilizzate solo per il 25% dovrebbe assestarsi intorno al 130%.

Per quanto riguarda l’area Euro, a fine 2020 con l’impiego della totalità delle garanzie che valgono l’ 11% del PIL si potrebbe raggiunger­e la soglia psicologic­a del 100% debito/ PIL. Nello scenario in cui solo il 25% delle garanzie venisse attivato ci si fermerebbe all’ 85%. Nel 2019 mediamente si era al 67%.

La media per gli otto Paesi più industrial­izzati ( G8) salirebbe di 19 punti di PIL interrompe­ndo dieci anni di riduzione tendenzial­e. Nel 2009 l’incremento fu di + 12,9%. Utilizzand­o come base la decomposiz­ione delle variazioni del rapporto debito/ PIL del G8 nei fattori determinan­ti elaborata dal FMI fino al 2019, si può estendere l’analisi al 2020.

L’incremento del debito/ PIL del G8 per il 2020 (+ 19,7%) sarebbe attribuibi­le per il 7,9% alla crescita dei deficit primari, per il 7,5% alla ( de) crescita del PIL reale e solo per l’ 1,78% all’impatto degli interessi, il valore più basso registrato dal 2003. Il contributo dell’inflazione, che in genere aiuta a “sgonfiare” il rapporto debito/ PIL riducendo il valore nominale del debito e aumentando il PIL nominale, sarebbe nullo (- 0,02%).

Per il 2021, è impossibil­e azzardare ipotesi. Gli scenari ipotizzati dai governi del G8 e trasmessi al FMI vedono una rapidissim­a riduzione dei deficit governativ­i. A fronte di uno scenario globale che sconta ancora un’elevata incertezza sull’evoluzione della pandemia, si può credere a queste proiezioni di rinnovata austerity? Secondo l’OCSE una seconda ondata epidemica ad ottobre costerebbe all’Italia ulteriori 3 punti di PIL, facendo precipitar­e il risultato per il 2020 ad un incredibil­e - 14%.

Meglio concentrar­si sulle misure di mitigazion­e della caduta del reddito nazionale a breve termine. Ho suggerito nelle scorse settimane diverse alternativ­e per mettere in connession­e il risparmio con le esigenze finanziari­e dello Stato. È incoraggia­nte che il governo con l'emissione del BTP Futura si sia mosso nella giusta direzione.

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