Password digitale, riassetto bloccato
Il 17 dicembre dello scorso anno il ministro dell’Innovazione Paola Pisano ha presentato la Strategia per l’innovazione 2025. La Commissione Ue, nel nuovo indice Desi, cita il documento per sottolineare la crescita di attenzione italiana al tema della digitalizzazione. Un punto centrale tra i 20 della strategia prevede la modifica della disciplina dell’identità digitale (Spid) per affidarne il rilascio direttamente allo Stato, coordinando il sistema con quello della carta di identità elettronica. Una norma in tal senso era già stata presentata in occasione del decreto milleproroghe a fine 2019, ma era saltata per l’opposizione di Italia Viva. Un ulteriore tentativo è stato fatto con il decreto rilancio, ma anche in questo caso non se ne è fatto nulla. Resta il nodo della governance: l’Innovazione spinge per Pago Pa spa, i tecnici del ministero dell’Economia hanno sottolineato i rischi di sovrapposizione con la carta d’identità elettronica gestita dal Poligrafico dello Stato. Il ministero dell’Innovazione nel frattempo in questi mesi ha lavorato su altri fronti come il progetto «borghi digitali», l’app IO per l’accesso ai servizi della Pa e l’app Immuni per l’emergenza Covid-19. Altri progetti risultano più indietro come il cloud nazionale per razionalizzare oltre 11mila data center delle amministrazioni. Non ancora operativo il progetto Made.It per l’accompagnamento delle startup, presentato a gennaio a Las Vegas. Le norme sul “diritto a innovare” per la sperimentazione delle nuove tecnologie dovrebbero invece essere riproposte con il decreto semplificazioni in arrivo nelle prossime settimane.