I PUNTI CHIAVE
1 IL CATASTO Non rileva la categoria
Il bonus spetta indipendentemente dalla classificazione catastale dell’immobile. La condizione essenziale è che esso venga adibito ad attività professionale da parte del conduttore. Rispettando tutte le condizioni di accesso è quindi possibile agevolare anche le locazioni aventi ad oggetto immobili utilizzati ad uso professionale, anche se risultano accatastati come civili abitazioni.
2 LA CESSIONE AL LOCATORE Solo se l’intero canone è saldato
Il credito d’imposta può essere ceduto al locatore/ concedente a titolo di pagamento parziale del canone. In tal caso, per la corretta fruibilità del bonus deve comunque intervenire il pagamento della differenza tra il canone dovuto e il credito d’imposta spettante.
Per la parte ceduta il pagamento si considera comunque verificato contestualmente alla cessione al locatore.
3 L’USO PROMISCUO No al doppio studio nello stesso Comune
Il credito d’imposta compete nella misura del 50% in relazione ai canoni di locazione per gli immobili adibiti promiscuamente sia all’esercizio dell’attività professionale che all’uso personale ( ad esempio come abitazione).
Va rispettata però la condizione che il professionista non disponga nello stesso Comune di un altro immobile adibito esclusivamente a studio professionale
4 L’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ Ammesse tutte le formule
Il credito d’imposta spetta a prescindere dalla forma adottata per lo svolgimento dell’attività professionale.
Sono quindi agevolate le seguenti posizioni: studio individuale, associato o società ( Stp o Sta). Ovviamente in capo al soggetto destinatario del credito d’imposta occorrerà procedere alle verifiche dei requisiti soggettivi richiesti dalla legge.