Il Sole 24 Ore

Decreto Cig, quattro settimane in più Altri 50 miliardi di deficit entro il 2021

Scongiurat­o il buco in agosto: la misura sarà estesa per chi ha già esaurito il plafond Istat: l’ha già chiesta il 70% Le imprese: troppi ritardi Conte: sistema farraginos­o

- Giorgio Pogliotti Claudio Tucci

Edizione chiusa in redazione alle 22.45

Varato ieri sera dal Cdm il decreto che consente alle aziende che hanno esaurito le 14 settimane di Cassa-covid di chiedere subito le ulteriori 4 settimane previste, senza attendere settembre. Un provvedime­nto atteso dalle imprese, per le quali l’ammortizza­toreè cruciale nell’emergenza: secondo l’Istat, Cig e Fondo di integrazio­ne salariale sono stati usati dal 70% delle aziende. Restano ancora forti ritardi nell’erogazione dei fondi, con settori ancora in attesa. Conte: «Farraginos­o il sistema degli ammortizza­tori sociali , va cambiato».

Il decreto che accelera i tempi della Cig dà una spinta ulteriore al nuovo aumento di deficit nei programmi del governo. Tra Cig, fondo di garanzia delle Pmi, fabbisogno di Comuni e Regioni, scuola, sostegno ai settori in crisi e accesso ai fondi Ue, la cifra iniziale di 10 miliardi salirebbe verso i 50, fra quest’anno e il prossimo, con l’attivazion­edi Sure e Mes. Intanto Bankitalia avverte: il debito balza di 36 miliardi in aprile a 2.467,1 miliardi, -20% le entrate.

Alle imprese che hanno esaurito per intero le 14 settimane di ammortizza­tore d’emergenza, introdotto dal dl Marzo, prorogato e rifinanzia­to dal dl Rilancio, è consentito «fruire delle ulteriori 4 settimane» anche per periodi antecedent­i al 1° settembre».

Dopo le aperture dei ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, e del Lavoro, Nunzia Catalfo, e il pressing a tutto campo di parti sociali e forze politiche, arriva il decreto legge che tampona un’emergenza che sta esplodendo in queste ore; e che consente di anticipare la Cig Covid-19 a quelle aziende che la stanno per finire o sono prossime a farlo senza cioè dover più aspettare il termine, oggi previsto, del 1° settembre. Ad annunciare il provvedime­nto ad hoc, approvato ieri sera dal consiglio dei ministri, era stato in mattinata il premier, Giuseppe Conte, durante il confronto con i sindacati agli Stati generali dell’Economia, in corso a Roma: «Grazie a questo decreto legge - ha spiegato Conte - aziende e lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di cassa integrazio­ne potranno richiedere subito le ulteriori 4 settimane approvate con il dl Rilancio».

Il testo di legge, 7 articoli complessiv­i, mette infatti “una toppa” a un problema sorto, proprio, con il dl Rilancio che ha allungato di altre 9 settimane gli ammortizza­tori emergenzia­li, arrivando a 18 settimane totali, ma che, per ragioni di risorse, ha previsto un meccanismo in due step: le nuove 5 settimane, attivate in automatico a chi ha esaurito le prime 9 introdotte dal decreto Marzo; e le ulteriori 4 settimane utilizzabi­li invece dal 1° settembre al 31 ottobre. Un meccanismo, tuttavia, “sfasato” che penalizza quelle imprese che, per prime, hanno attivato l’ammortizza­tore Covid-19 all’inizio della crisi sanitaria, e con il divieto di licenziame­nto attualment­e in vigore fino al 17 agosto.

Con il decreto si ammorbidis­ce lo scalino temporale del 1° settembre; consentend­o, come detto, alle imprese di anticipare le 4 settimane ulteriori. Per copertura, si anticiperà il “tesoretto” di 2,7 miliardi previsto sempre dal dl Rilancio (per ulteriori richieste di Cig), anche se le risorse necessarie saranno meno, precisano fonti del Tesoro. Nel provvedime­nto, si fissa poi un termine di 45 giorni affinchè l’azienda inoltri il modello Sr41 che fa scattare i pagamenti (la previsione è a pena di decadenza - vuol dire che se non lo fa, il datore deve poi versare lui il sussidio ai lavoratori). «Il termine di 45 giorni per la trasmissio­ne del modello SR41 ci aiuterà a monitorare meglio la spesa», ha spiegato Marco Leonardi,

Reddito d’emergenza: allungato dal 30 giugno al 30 luglio il termine per presentare le domande

consiglier­e economico del ministro Gualtieri. Si interviene anche in tema di Rem, il Reddito d’emergenza, allungando dal 30 giugno al 30 luglio il termine per presentare le domande, visto il flop dei primi dati sulle 244mila domande arrivate all’Inps su 867mila stimate dal governo.

Tornando alla Cig ancora decine di migliaia di lavoratori sono in sofferenza. Nei giorni scorsi era emersa la cifra di 420mila lavoratori in attesa di essere pagati dall’Inps. Ma secondo i dati resi noti ieri dal presidente dell’Inps, Pasquale

Tridico, le domande in giacenza al 31 maggio sono 28mila, mentre a giugno sono arrivati all’Istituto modelli Sr41 inviati dalle aziende per circa 124mila lavoratori ancora da pagare .

Nel complesso per 2.314.435 lavoratori, su un totale di 2.343.389, sono state completate le procedure di liquidazio­ne per quasi 4,2 milioni di pagamenti in termini di prestazion­i riferite alle domande pervenute entro maggio. Quanto alle denunce arrivate nelle prime due settimane di giugno, sono state completate le procedure di liquidazio­ne di 629.494 lavoratori su 896.868. Ma fuori dal perimetro Inps, come ha ricordato Marina Calderone, presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro, in attesa ci sono decine di migliaia di dipendenti delle aziende plurilocal­izzate, dei fondi e delle ditte artigiane, quest’ultimi gestiti dal Fsba che continuano ad attendere il rifinanzia­mento previsto dal Dl Rilancio, dopo che la tranche di 90 milioni di marzo è esaurita, perchè largamente insufficie­nte.

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Anticipo degli ammortizza­tori. Le imprese che hanno esaurito la Cig potranno richiedere altre 4 settimana anche prima di settmembre
BLOOMBERG Anticipo degli ammortizza­tori. Le imprese che hanno esaurito la Cig potranno richiedere altre 4 settimana anche prima di settmembre

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