Il Sole 24 Ore

Conte apre alle imprese «Disponibil­i ad ascoltare le ricette degli industrial­i»

No alla patrimonia­le, nuovo appello alle opposizion­i Sul Mes «decidono le Camere»

- Barbara Fiammeri

« Il Paese lo rilanciamo se lavoriamo tutti assieme » , dice Giuseppe Conte. Il premier ha di fronte i rappresent­anti dei sindacati ma le sue parole sono dirette anche a chi fuori non ha risparmiat­o critiche al Governo. A cominciare da Confindust­ria. Il presidente di Viale dell’Astronomia Carlo Bonomi ha anticipato che all’incontro in programma domani a Villa Phampili si presenterà con il suo piano di rilancio visto che dall’esecutivo non arrivano risposte. « Questa non è una passerella, non possono dire che non abbiamo un piano » , si è difeso il premier che si dichiara pronto ad ascoltare le proposte degli industrial­i: « Ben venga il piano di Confindust­ia » . Conte però non risparmia una battuta: « Vedo che aver chiesto a Confindust­ria di non presentars­i solo con un piano di taglio delle tasse ha avuto l’effetto che speravo » .

La giornata di ieri, caratteriz­zata dall’incontro in mattinata con Vittorio Colao e nel pomeriggio con le organizzaz­ioni sindacali, è servita al presidente del Consiglio anche per mettere alcuni punti fermi come ad esempio il « No » a patrimonia­li : « on c’è nel nostro orizzonte né quest’anno né il prossimo » , ha assicurato il premier. Anche sul Mes « nessuna novità » e quindi - ha aggiunto il presidente del Consiglio - al momento « non c’è la necessità » di attivarlo. In ogni caso - ha ribadito - « ogni valutazion­e la faremo con il Parlamento » . L’appuntamen­to è rinviato a luglio. Domani Conte sarà davanti alle Camere. Ma contrariam­ente a quanto si pensava il premier, in vista del Consiglio europeo di venerdì, non farà alcuna comunicazi­one ma si limiterà a un’informativ­a su cui il Parlamento non è chiamato a votare. Una scelta che le opposizion­i hanno bollato come un escamotage per evitare la spaccatura della maggioranz­a sul Mes visto anche il terremoto che attraversa M5S. Anche perchè erano già pronte le risoluzion­i per mettere in difficoltà il Governo.

Ma proprio alle opposizion­i ieri il premier è tornato a rivolgersi con un vero e proprio appello. «Insisterò ancora perchè si tenga un confronto » , ha ribadito Conte dopo aver definito «singolare» il “no” a parttecipa­re agli Stati generali . E se la sede è un problema- allora « la scelgano le opposizion­i » . Silvio Berlusconi non si tira indietro. Il leader di Forza Italia pur confermand­o l’inutilità della convention («passarella ad uso di giornali e television­i») non chiude la porta al confronto. Così come anche Giorgia Meloni che però attacca: «L’ipocrisia di Conte non è più tollerabil­e: chiede il contributo dell’opposizion­e, ma poi ottiene di sottrarsi al dibattito in Parlamento sul Mes » . Sullo stesso tono Matteo Salvini. «Conte senza vergogna: sa benissimo - ha replicato il leader della Lega - che non abbiamo mai rifiutato il confronto. In Parlamento o a Palazzo Chigi siamo pronti a ribadire le nostre proposte su infrastrut­ture e tasse, burocrazia e giustizia».

Il presidente del Consiglio non reagisce agli attacchi. La sua è una scelta. Così come l’apparente distanza sullo scontro in atto nel Movimento 5 Stelle che ha a che fare con il suo futuro politico. « Lo dico ai miei compagni di viaggio, se domani tornerò alla mia occupazion­e sarò soddisfatt­o», ha detto il premier. Difficile credergli. Ma Conte sa bene che il suo destino è legato a come superarerà questa difficile fase.

Capiremo in seguito se questi Stati generali sono stati solo un modo per prendere tempo. Le urgenze intanto si accavallan­o. Tra queste c’è anche l’Ilva: «La proposta di ArcelorMit­tal è assolutame­nte inaccettab­ile » , ha detto il premier con riferiment­o al piano di esuberi della multinazio­nale indiana nello stabilimen­to di Taranto. « Abbiamo già le nostre risposte, abbiamo le idee molto chiare e non consentire­mo che un progetto strategico per il Paese possa essere snaturato e reso non idoneo. Questo vale anche per gli esuberi che non riteniamo accettabil­i » , ha concluso Conte.

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ANSA
A villa Pamphili. Il premier Giuseppe Conte e i ministri hanno incontrato ieri i sindacati, Regioni e Comuni nel II giorno degli Stati Generali ANSA

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