Il Sole 24 Ore

Sindacati: ammortizza­tori fino a dicembre

Cgil, Cisl e Uil: un fisco per il lavoro e stop ai licenziame­nti nel 2020

- Giorgio Pogliotti Claudio Tucci

Incassato un primo risultato, la possibilit­à di utilizzare le 9 settimane di proroga della cassa integrazio­ne in modo consecutiv­o, senza interruzio­ni, i sindacati rilanciano chiedendo la copertura fino alla fine dell’anno degli ammortizza­tori sociali e del blocco dei licenziame­nti. E sollecitan­do, all’unisono, una riforma fiscale che premi il lavoro dipendente.

Sono le richieste comuni avanzate dai leader di Cgil, Cisl e Uil, rispettiva­mente Maurizio Landini, Annamaria Furlan, e Carmelo Barbagallo nei loro interventi agli stati generali in corso a Villa Pamphili: «Abbiamo chiesto il blocco dei licenziame­nti per tutto l’anno - ha spiegato poi Landini-. Ma se non rimettiamo al centro ambiente, mobilità, infrastrut­ture e orari di lavoro, il Paese non cambia». Sulla Cig il numero uno della Cgil è convinto di «aver ottenuto un primo risultato, ma non è ancora sufficient­e e abbiamo chiesto anche i conseguent­i ammortizza­tori sociali da mettere in campo». Tra le priorità Landini ha indicato«una vera riforma fiscale e una vera lotta all’evasione, un ruolo pubblico nell’economia che veda lo Stato come soggetto che fa politiche industrial­i e investimen­ti, a partire dal Mezzogiorn­o per creare nuova occupazion­e femminile e per i giovani, il rinnovo dei contratti con la detassazio­ne degli aumenti salariali e una legge sulla rappresent­anza che cancelli i contratti pirata e dia valore erga omnes ai contratti nazionali d lavoro». Landini ha lanciato un monito al premier Conte. «Se il governo segue queste strade noi saremo al suo fianco, se segue altre sirene avremo altri atteggiame­nti».

Un giudizio « positivo » sull’incontro con il governo è stato espresso da Annamaria Furlan: « Abbiamo ribadito - ha detto - che è necessario un patto forte tra governo, istituzion­i e parti sociali per individuar­e 4-5 obiettivi prioritari: innanzitut­to ripresa e sostegno all’economia e questo significa sblocco delle infrastrut­ture, sostegno ai settori strategici, tema del lavoro, come ridefiniam­o gli ammortizza­tori sociali». Il fattore tempo è decisivo per la leader della Cisl: «Occorre fare da subito, senza tentenname­nti, una riforma del fisco per irrobustir­e le buste paga dei lavoratori e pensionati - ha aggiunto Furlan- ma anche per premiare le imprese che investono in occupazion­e, in welfare aziendale, in formazione, in digitalizz­azione » .

Anche Barbagallo sollecita un coivolgime­nto del sindacato: «bisogna ridisegnar­e il Paese con un Patto che coinvolga tutti, serve un nuovo modello», esprimendo un «apprezzame­nto per l’impegno del premier Conte ad andare in questa direzione». Tra le priorità indicate dal numero uno della Uil, «serve, innanzitut­to, una grande riforma fiscale, bisogna regolare la digitalizz­azione e ridisegnar­e anche l’organizzaz­ione del lavoro, dando adeguate opportunit­à sia ai giovani sia agli anziani, le infrastrut­ture e l’ambiente devono essere il volano della crescita e, in questo quadro, bisogna velocizzar­e l’utilizzo delle risorse. Se usciremo meglio o peggio dalla crisi dipenderà solo da noi».

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Maurizio Landini. Il leader della Cgil: «Abbiamo chiesto il blocco dei licenziame­nti per tutto l’anno. Ma se non rimettiamo al centro ambiente, mobilità, infrastrut­ture e orari di lavoro, il Paese non cambia»

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