Sindacati: ammortizzatori fino a dicembre
Cgil, Cisl e Uil: un fisco per il lavoro e stop ai licenziamenti nel 2020
Incassato un primo risultato, la possibilità di utilizzare le 9 settimane di proroga della cassa integrazione in modo consecutivo, senza interruzioni, i sindacati rilanciano chiedendo la copertura fino alla fine dell’anno degli ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti. E sollecitando, all’unisono, una riforma fiscale che premi il lavoro dipendente.
Sono le richieste comuni avanzate dai leader di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Maurizio Landini, Annamaria Furlan, e Carmelo Barbagallo nei loro interventi agli stati generali in corso a Villa Pamphili: «Abbiamo chiesto il blocco dei licenziamenti per tutto l’anno - ha spiegato poi Landini-. Ma se non rimettiamo al centro ambiente, mobilità, infrastrutture e orari di lavoro, il Paese non cambia». Sulla Cig il numero uno della Cgil è convinto di «aver ottenuto un primo risultato, ma non è ancora sufficiente e abbiamo chiesto anche i conseguenti ammortizzatori sociali da mettere in campo». Tra le priorità Landini ha indicato«una vera riforma fiscale e una vera lotta all’evasione, un ruolo pubblico nell’economia che veda lo Stato come soggetto che fa politiche industriali e investimenti, a partire dal Mezzogiorno per creare nuova occupazione femminile e per i giovani, il rinnovo dei contratti con la detassazione degli aumenti salariali e una legge sulla rappresentanza che cancelli i contratti pirata e dia valore erga omnes ai contratti nazionali d lavoro». Landini ha lanciato un monito al premier Conte. «Se il governo segue queste strade noi saremo al suo fianco, se segue altre sirene avremo altri atteggiamenti».
Un giudizio « positivo » sull’incontro con il governo è stato espresso da Annamaria Furlan: « Abbiamo ribadito - ha detto - che è necessario un patto forte tra governo, istituzioni e parti sociali per individuare 4-5 obiettivi prioritari: innanzitutto ripresa e sostegno all’economia e questo significa sblocco delle infrastrutture, sostegno ai settori strategici, tema del lavoro, come ridefiniamo gli ammortizzatori sociali». Il fattore tempo è decisivo per la leader della Cisl: «Occorre fare da subito, senza tentennamenti, una riforma del fisco per irrobustire le buste paga dei lavoratori e pensionati - ha aggiunto Furlan- ma anche per premiare le imprese che investono in occupazione, in welfare aziendale, in formazione, in digitalizzazione » .
Anche Barbagallo sollecita un coivolgimento del sindacato: «bisogna ridisegnare il Paese con un Patto che coinvolga tutti, serve un nuovo modello», esprimendo un «apprezzamento per l’impegno del premier Conte ad andare in questa direzione». Tra le priorità indicate dal numero uno della Uil, «serve, innanzitutto, una grande riforma fiscale, bisogna regolare la digitalizzazione e ridisegnare anche l’organizzazione del lavoro, dando adeguate opportunità sia ai giovani sia agli anziani, le infrastrutture e l’ambiente devono essere il volano della crescita e, in questo quadro, bisogna velocizzare l’utilizzo delle risorse. Se usciremo meglio o peggio dalla crisi dipenderà solo da noi».