Conte ringrazia ma restano differenze su fisco e Dl dignità
IL premier non ha deciso su voluntary sul contante, pagamenti e contratti
Un documento di «ampio respiro», un contributo «importante» ai fini dell’elaborazione del «piano di governo». Questo il giudizio espresso ieri da Giuseppe Conte in occasione dell’incontro con Vittorio Colao a Villa Pamphili per la presentazione del dossier messo dalla sua task force. Ma bisognerà attendere almeno la fine di questi Stati generali per capire quanto di quel che è stato suggerito al Governo da Colao verrà inglobato negli obiettivi dell’Esecutivo.
In tema di lavoro così come di fisco. La proroga dei contratti a termine, ad esempio, è stata prevista fino al 30 agosto prossimo ma secondo il documento della task force bisognerebbe intervenire modificando le norme introdotte dal decreto dignità per evitare il rischio assai alto di perdita di posti di lavoro. Vedremo se nei prossimi provvedimenti il Governo ne terrà conto. Anche sul fronte fiscale i suggerimenti del gruppo Colao sono assai più stringenti quanto a sospensione e rinvio dei versamenti di imposte. Posizione fortemente condivisa dalle imprese che anche su questo fronte non hanno certezze dal Governo. Tra le “ricette” poco gradite c’è anche la Voluntary Disclosure per sollecitare l’emersione del contante e di « altri valori» attraverso il pagamento di una imposta sostitutiva che “sani” quanto viene allo scoperto. Nella maggioranza ci sono parecchie resistenze, in particolare nel M5s. Resistenze che si sono manifestate - stavolta sul fronte Pd - anche sulla proposta della task force di superare il codice Appalti. Anche sulla semplificazione e l’abbandono di una serie di vincoli burocratici, attraverso una generalizzazione del principio del silenzio-assenso, il Governo non si sbilancia. Del resto il parto del decreto Semplificazioni viene rinviato di settimana in settimana a conferma che le “ricette” sono tutt’altro che pronte e condivise.
Al contrario degli obiettivi che sono invece abbastanza sovrapponibili. Come ad esempio la necessità di trovare strumenti anche sotto forma di incentivi per favorire la digitalizzazione o il sostegno all’economia circolare. E sovrapposizioni ci sono anche laddove viene sottolineata l’importanza di sostenere il turismo sia attraverso sostegni diretti alle imprese del settore che favorendo la fruizione delle strutture e dei beni culturali e naturali. Il documento Colao punta su aiuti fiscali ma anche a fondo perduto per evitare il fallimento di migliaia di piccole aziende che sono tra le più esposte agli effetti del Covid. Il Governo si è mosso ma ancora troppo timidamente. Le risorse messe a disposizione rispetto alla debacle della stagione e ai rischi che si palesano anche per il prossimo anno, vista la recessione a livello mondiale, sono ancora limitate. Probabile che il nuovo scostamento di bilancio già annunciato porterà un po’ di ossigeno in più. Ma anche in questo caso per la controprova bisogna aspettare.