Il Sole 24 Ore

Contro il rischio focolai, app scaricata da 2,5 milioni

In Lombardia l’85% dei 303 nuovi casi, zero contagi in otto Regioni

- Marzio Bartoloni

Il rischio ora è nei focolai. Ed è lì che si combatte la battaglia per scongiurar­e la seconda ondata di Covid che fa paura vedendo la Cina dove a Pechino un focolaio con un centinaio di casi ha fatto tornare i primi lockdown, anche se limitati, ad alcuni quartieri residenzia­li.

In Italia però complessiv­amente i dati sono incoraggia­nti e fanno sperare per il meglio, anche se la Lombardia resta sorvegliat­a speciale: secondo la Protezione civile ieri c’è stato un aumento di 303 casi in più in 24 ore, l’ 85,5% dei quali registrati in Lombardia (259); per il resto i dati indicano una situazione in graduale migliorame­nto, con 207 ricoveri in terapia intensiva (2 in meno in 24 ore) e 26 vittime ( il giorno prima erano state 67). Il dato forse più rilevante è il fatto che non si registra nessun nuovo contagio nella provincia autonoma di Bolzano e in otto regioni (Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata). « Torniamo finalmente a respirare, la situazione va meglio. Anche dopo le riaperture, la paura di una seconda ondata del virus non sembrerebb­e esserci», ha detto ieri il viceminist­ro della Salute, Pierpaolo Sileri. Che chiede comunque di non abbassare la guardia soprattutt­o nei confronti dei nuovi focolai. Sono questi ultimi la minaccia più grande perché se non venissero circoscrit­ti in modo tempestivo potrebbero diventare l’anticamera di un’eventuale seconda ondata di Covid-19. Tra questi sembrano tornare sotto controllo quelli di Roma che hanno fatto preoccupar­e nei giorni scorsi: in particolar­e i 111 casi dell’ospedale San Raffaele Pisana con 5 vittime e sul quale la Procura di Roma ha deciso di aprire un’inchiesta. Da alcuni giorni i magistrati di piazzale Clodio hanno affidato le indagini ai carabinier­i del Nas al fine di verificare eventuali anomalie o irregolari­tà nelle procedure di sicurezza.

Ieri è stata anche la giornata di nuove riaperture per cinema, teatri, sale giochi, centri estivi. Anche in questo caso si è trattato di aperture in ordine sparso tra le Regioni, con tante attività logorate dai lunghi mesi di lockdown che hanno deciso di riaprire non proprio a pieno regime. Ad aprire i battenti dopo 100 giorni anche le scuole che si sono ripopolate dei docenti delle 13mila commission­i che si preparano agli esami di maturità che partiranno da domani con l’arrivo dei primi studenti.

Intanto dopo la settimana di sperimenta­zione in quattro regioni, Immuni ieri ha debuttato sul territorio nazionale. L’applicazio­ne per il tracciamen­to dei contatti, parte della strategia del governo per contenere il coronaviru­s, si presenta all'appuntamen­to con numeri in crescita, anche se ancora bassi: solo 2,5 milioni di italiani, secondo il ministero dell’Innovazion­e, hanno scaricato l’app, che ora è integrata nel sistema sanitario in tutta la Penisola. A introdurre l’arrivo di Immuni in Italia è stata

Bending Spoons, la società che ha creato l’app e l’ha messa a disposizio­ne dell’Esecutivo.

Gli sviluppato­ri ieri hanno risposto alle domande poste dagli utenti sul social Reddit: hanno ribadito la tutela della privacy e l’importanza di scaricare l'applicazio­ne ( « più si diffonde, più sarà efficace») anche se non hanno nascosto la non infallibil­ità della tecnologia. Immuni registra i contatti tra due smartphone che sono stati distanti tra loro meno di due metri per un tempo superiore ai 15 minuti. Il problema è che gli smartphone non possono misurare direttamen­te la distanza a cui avviene un contatto. Per questo l’app, basata sul sistema messo a disposizio­ne da Apple e Google, usa l’attenuazio­ne del segnale Bluetooth Low Energy per fare una stima. Tale segnale « è molto influenzat­o da vari fattori di disturbo, per esempio gli ostacoli che si frappongon­o fra i due smartphone. Quindi non è realistico pensare di non avere falsi positivi e falsi negativi » rileva Bending Spoons. Gli sviluppato­ri della app assicurano tuttavia che si lavora ad un continuo perfeziona­mento della calibrazio­ne, in modo da ottenere risultati sempre più accurati, e invitano gli italiani a fare il download.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy