Gruppo Sanpellegrino cede Acqua Vera
L’acquirente garantisce continuità occupazionale nei due stabilimenti
Acqua Vera torna a una proprietà italiana. La Nestlè, attraverso San Pellegrino Group ha ceduto un ramo di azienda comprendente il marchio Acqua Vera (con fatturato di circa 80 milioni di euro ) e due stabilimenti a Santo Stefano Quisquina in Sicilia e a Castrocielo nel Lazio. Il compratore è la famiglia Quagliuolo, proprietaria della società Sicon importante produttrice di preforme in Pet per il mercato delle bibite e delle acque minerali. Partner dell’operazione sarà anche Pierluigi Tosato, ex amministratore delegato di San Benedetto e destinato a guidare la newco. Gli advisor finanziari e legali sono stati Vitale e lo studio Simmons & Simmons.
L’accordo prevede l’acquisizione da parte di AQua Vera Spa, la nuova holding di controllo che nascerà dall’operazione, degli stabilimenti di Santo Stefano Quisquina ( Agrigento) e di Castrocielo (Frosinone). Il sito produttivo di San Giorgio in Bosco ( Padova) rimarrà invece di Sanpellegrino e, oltre a continuare a produrre le bibite del gruppo, proseguirà l’attività di imbottigliamento dell’acqua minerale Vera, in virtù di un accordo di co- packing.
La cessione di Acqua Vera da parte del Gruppo San Pellegrino rientra nel processo di focalizzazione che permette a Sanpellegrino di concentrare i propri investimenti sullo sviluppo dei brand premium a livello italiano e internazionale.
I nuovi compratori si focalizzeranno sullo sviluppo del brand con l'obiettivo di consolidarne la competitività sul mercato italiano, garantendo la piena continuità occupazionale nei due stabilimenti in via di acquisizione.
Acqua Vera è stata fondata a San Giorgio in Bosco (Padova) nel 1979 da Lino Pasquale. Raggiunge molto presto il successo nel 1991 e nel 1998 vince l'Oscar dell'imballaggio per due modelli di bottiglia creati dall'azienda. Nel 2005 viene rilevata dalla Nestlé. Dal 1991 al 1996 è stata lo sponsor ufficiale del Calcio Padova in Serie A e in Serie B.
Il colosso elvetico Nestlé negli ultimi anni ha razionalizzato il portafoglio di marchi italiani. Ha prima ceduto Recoaro ( rilevata da Refresco che a fine 2019 ha comprato anche il marchio Beltè sempre dalla multinazionale svizzera) e poi San Bernardo ( finita alla lucchese Montecristo).