Il Sole 24 Ore

La Germania investe 300 milioni nel vaccino

La società farmaceuti­ca, che nei prossimi giorni avvierà i test clinici, era stata oggetto dell’interesse di Trump. Il governo tedesco investe 300 milioni per una quota del 23 per cento

- Roberta Miraglia—

La nuova politica indust riale europea e la difesa delle filiere strategich­e non possono che avere nella Germania un attore di primo piano. Lo dimostra quanto sta succedendo a Berlino in un settore sensibile come il biomedical­e ai tempi della lotta a Covid19. Ieri il Governo tedesco ha reso noto di aver deciso l’ingresso dello Stato nel capitale di CureVac, una biotech che sta sviluppand­o un vaccino per il Covid-19, i cui test dovrebbero iniziare a luglio. La stessa che l’amministra­zione Trump avrebbe voluto acquisire per garantirsi il vaccino.

L’annuncio del ministro dell’Economia.

La nuova politica industrial­e europea e la difesa delle filiere strategich­e non possono che avere nella Germania un attore di primo piano. Lo dimostra quanto sta succedendo in questi giorni a Berlino in un settore sensibile come il biomedical­e ai tempi della lotta a Covid- 19. Ieri il Governo tedesco ha reso noto di aver deciso l’ingresso dello Stato nel capitale di CureVac, la società biotech che sta sviluppand­o un vaccino per il nuovo coronaviru­s i cui test dovrebbero iniziare a luglio. La stessa che l’amministra­zione Trump avrebbe voluto acquisire per garantirsi il vaccino.

La società, con sede a Tubinga, nel ricco Land del Baden-Württember­g, verrà invece partecipat­a da KfW ( Kreditanst­alt für Wiederaufb­au), la banca di sviluppo pubblica. «La Germania non è in vendita. Non cederemo l’argenteria » ha detto il ministro dell’Economia Peter Altmaier annunciand­o l’investimen­o da 300 milioni di euro, per una quota pari al 23 per cento.

A marzo, nel pieno della pandemia di Covid- 19, il presidente statuniten­se Donald Trump, incontrand­o a Washington l’ex direttore esecutivo del gruppo biotecnolo­gico, si era mostrato interessat­o alla compagnia e aveva proposto al management un’acquisizio­ne per poter poi garantire in esclusiva agli

Stati Uniti il vaccino frutto del lavoro di ricerca. La proposta - smentita a Washington ma non a Berlino - aveva suscitato la furia del Governo tedesco che si è ora mosso per trovare una soluzione in parte interna alle esigenze di finanziame­nto della compagnia. Il ministro ha assicurato che la società avrà completa autonomia operativa e indipenden­za strategica e il Governo non influenzer­à le decisioni societarie.

L’Esecutivo, ha continuato Altmaier, intende dare sicurezza all’azienda. Soprattutt­o, per la Grande Coalizione guidata da Angela Merkel, la Germania e l’Unione europea tutta entrano in una fase nella quale è necessario difendere le industrie strategich­e dalle acquisizio­ni straniere e fare fronte comune nell’emergenza sanitaria come è avvenuto con l’ordine di 400 milioni di dosi del vaccino messo a punto a Oxford e che verrà prodotto da AstraZenec­a.

«Per me e per il Governo federale - ha detto ieri Altmaier - una consideraz­ione elementare è che dal punto di vista della politica industrial­e le imprese chiave vanno mantenute e sostenute». Lo Stato, ha aggiunto, «ha deciso di investire in questa società promettent­e perché si aspetta che tutto ciò acceleri i programmi di sviluppo e fornisca a CureVac i mezzi per sfruttare tutto il potenziale della sua tecnologia » . Secondo l’Esecutivo tedesco l’acquisizio­ne non ha bisogno del via libera da parte delle autorità europee.

Durante la pandemia Berlino ha avuto particolar­e attenzione a proteggere le sue industrie strategich­e, specialmen­te le due che stanno sviluppand­o un vaccino ( CureVac e BioNTech). Per questo a maggio ha varato una nuova normativa per avere la possibilit­à di mettere il veto a takeover esteri ostili in campo sanitario.

Poche ore dopo l’annuncio dell’ingresso dello Stato in CureVac, l’agenzia Reuters ha rivelato che, secondo un documento del ministero delle Finanze, è prevista la quotazione della stessa con una Ipo sui listini statuniten­si. Nella lettera del ministero al Parlamento c’è scritto che «CureVac ha attualment­e un grande bisogno di capitali e sta progettand­o la quotazione al Nasdaq di New York a luglio » .

CureVac, finanziata anche dalla Bill & Melinda Gates Foundation, è di proprietà - all’ 80% - di Dietmar Hopp, fondatore di Sap, il terzo gruppo It al mondo. Nessuno degli attuali azionisti della società venderà le sue quote - ha detto Hopp - ma le partecipaz­ioni verranno diluite dall’accordo.

Peter Altmaier: «L’operazione dà sicurezza finanziari­a alla società La Germania non è in vendita»

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Mossa strategica. Il ministro dell’Economia Peter Altmaier annuncia l’acquisizio­ne del 23% di CureVac
REUTERS Mossa strategica. Il ministro dell’Economia Peter Altmaier annuncia l’acquisizio­ne del 23% di CureVac
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Il tentativo di Trump. In marzo le autorità tedesche di governo avevano confermato l’intenzione da parte dell’Amministra­zione Usa di voler acquisire la società farmaceuti­ca di Tubinga CureVac per avere l’esclusiiva sul vaccino anti-Covid al quale stavano lavorando

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