La Germania investe 300 milioni nel vaccino
La società farmaceutica, che nei prossimi giorni avvierà i test clinici, era stata oggetto dell’interesse di Trump. Il governo tedesco investe 300 milioni per una quota del 23 per cento
La nuova politica indust riale europea e la difesa delle filiere strategiche non possono che avere nella Germania un attore di primo piano. Lo dimostra quanto sta succedendo a Berlino in un settore sensibile come il biomedicale ai tempi della lotta a Covid19. Ieri il Governo tedesco ha reso noto di aver deciso l’ingresso dello Stato nel capitale di CureVac, una biotech che sta sviluppando un vaccino per il Covid-19, i cui test dovrebbero iniziare a luglio. La stessa che l’amministrazione Trump avrebbe voluto acquisire per garantirsi il vaccino.
L’annuncio del ministro dell’Economia.
La nuova politica industriale europea e la difesa delle filiere strategiche non possono che avere nella Germania un attore di primo piano. Lo dimostra quanto sta succedendo in questi giorni a Berlino in un settore sensibile come il biomedicale ai tempi della lotta a Covid- 19. Ieri il Governo tedesco ha reso noto di aver deciso l’ingresso dello Stato nel capitale di CureVac, la società biotech che sta sviluppando un vaccino per il nuovo coronavirus i cui test dovrebbero iniziare a luglio. La stessa che l’amministrazione Trump avrebbe voluto acquisire per garantirsi il vaccino.
La società, con sede a Tubinga, nel ricco Land del Baden-Württemberg, verrà invece partecipata da KfW ( Kreditanstalt für Wiederaufbau), la banca di sviluppo pubblica. «La Germania non è in vendita. Non cederemo l’argenteria » ha detto il ministro dell’Economia Peter Altmaier annunciando l’investimeno da 300 milioni di euro, per una quota pari al 23 per cento.
A marzo, nel pieno della pandemia di Covid- 19, il presidente statunitense Donald Trump, incontrando a Washington l’ex direttore esecutivo del gruppo biotecnologico, si era mostrato interessato alla compagnia e aveva proposto al management un’acquisizione per poter poi garantire in esclusiva agli
Stati Uniti il vaccino frutto del lavoro di ricerca. La proposta - smentita a Washington ma non a Berlino - aveva suscitato la furia del Governo tedesco che si è ora mosso per trovare una soluzione in parte interna alle esigenze di finanziamento della compagnia. Il ministro ha assicurato che la società avrà completa autonomia operativa e indipendenza strategica e il Governo non influenzerà le decisioni societarie.
L’Esecutivo, ha continuato Altmaier, intende dare sicurezza all’azienda. Soprattutto, per la Grande Coalizione guidata da Angela Merkel, la Germania e l’Unione europea tutta entrano in una fase nella quale è necessario difendere le industrie strategiche dalle acquisizioni straniere e fare fronte comune nell’emergenza sanitaria come è avvenuto con l’ordine di 400 milioni di dosi del vaccino messo a punto a Oxford e che verrà prodotto da AstraZeneca.
«Per me e per il Governo federale - ha detto ieri Altmaier - una considerazione elementare è che dal punto di vista della politica industriale le imprese chiave vanno mantenute e sostenute». Lo Stato, ha aggiunto, «ha deciso di investire in questa società promettente perché si aspetta che tutto ciò acceleri i programmi di sviluppo e fornisca a CureVac i mezzi per sfruttare tutto il potenziale della sua tecnologia » . Secondo l’Esecutivo tedesco l’acquisizione non ha bisogno del via libera da parte delle autorità europee.
Durante la pandemia Berlino ha avuto particolare attenzione a proteggere le sue industrie strategiche, specialmente le due che stanno sviluppando un vaccino ( CureVac e BioNTech). Per questo a maggio ha varato una nuova normativa per avere la possibilità di mettere il veto a takeover esteri ostili in campo sanitario.
Poche ore dopo l’annuncio dell’ingresso dello Stato in CureVac, l’agenzia Reuters ha rivelato che, secondo un documento del ministero delle Finanze, è prevista la quotazione della stessa con una Ipo sui listini statunitensi. Nella lettera del ministero al Parlamento c’è scritto che «CureVac ha attualmente un grande bisogno di capitali e sta progettando la quotazione al Nasdaq di New York a luglio » .
CureVac, finanziata anche dalla Bill & Melinda Gates Foundation, è di proprietà - all’ 80% - di Dietmar Hopp, fondatore di Sap, il terzo gruppo It al mondo. Nessuno degli attuali azionisti della società venderà le sue quote - ha detto Hopp - ma le partecipazioni verranno diluite dall’accordo.
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