Carminati scarcerato, opposizioni all’attacco
Il protagonista del processo di Mafia capitale è uscito ieri dal carcere di Oristano
Scatta l’ispezione di via Arenula sulla scarcerazione di Massimo Carminati. Ieri il protagonista del processo di Mafia capitale è uscito dal carcere di Oristano senza alcuna ulteriore restrizione di libertà come l’obbligo di firma o di dimora. Dure proteste dall’opposizione.
Scatta l’ispezione di via Arenula sulla scarcerazione di Massimo Carminati. Ieri il protagonista del processo di Mafia capitale è uscito dal carcere di Oristano senza alcuna ulteriore restrizione di libertà come l’obbligo di firma o di dimora.
L’istanza di scarcerazione per scadenza dei termini di custodia cautelare, con il meccanismo della contestazione a catena, presentata dagli avvocati Cesare Placanica e Francesco Tagliaferri, è stata accolta dal Tribunale della Libertà. Carminati esce dal carcere dopo cinque anni e sette mesi di detenzione. Placanica e Tagliaferri hanno puntato sulla scadenza dei termini di custodia cautelare visto che la sentenza nei confronti di Carminati deve essere rivalutata e riconteggiata in appello. Gli ispettori del ministero della Giustizia adesso verificheranno se ci sono stati ritardi, omissioni o errori. Ma il leader della Lega Matteo Salvini attacca: «Dopo mafiosi e camorristi, esce di galera anche uno dei protagonisti di Mafia Capitale. Chi avvisa Bonafede?»
Da notare che solo quattro giorni fa la Corte di Cassazione ha pubblicato le motivazioni, a distanza di otto mesi, della sentenza del 22 ottobre 2019 dove si nega l’aggravante mafiosa per Carminati e il suo sodale, Salvatore Buzzi. Il riconteggio complessivo delle pene, venuta meno l’accusa di mafia, ha implicato anche un calcolo diverso della custodia cautelare fin qui scontata dall’ex Nar. Prima dell’accoglimento di ieri, l’istanza dei legali di Carminati era stata rigettata tre volte.