Il Sole 24 Ore

Conte: a settembre il Recovery plan italiano Alta tensione su Alitalia

Il premier: gli effetti Covid devono arrivare. Misure per investimen­ti specifici

- Barbara Fiammeri

Giuseppe Conte non nasconde la preoccupaz­ione. « Siamo consapevol­i che gli effetti completi della crisi devono ancora dispiegars­i - ha detto ieri il premier aprendo la terza giornata degli Stati generali - questo dobbiamo dircelo, e anche nella diagnosi e nelle opinioni scambiate con autorevoli economisti anche sabato e con le massime autorità economiche c’è incertezza » . L’eredità della pandemia è pesantissi­ma e ancora non ha dispiegato tutti i suoi effetti: « Non è sufficient­e sbloccare il lockdown e riaprire le attività», ha ammesso Conte anticipand­o che a settembre il Governo presenterà « il recovery plan italiano», con le misure «per investimen­ti specifici » che saranno in gran parte finanziate dall’Europa.

Venerdì al Consiglio europeo il premier ribadirà la posizione italiana ma - si sottolinea - non sono attese decisioni. È quanto Conte sosterrà anche oggi davanti alle Camere dove le opposizion­i contavano di poter mettere il premier alle strette sul Mes, che resta la spada di Damocle per il Governo. Anche per questo però bisognerà attendere settembre. A quel punto - questo l’obiettivo - il premier potrà mettere sulla bilancia contempora­neamente anche gli interventi del piano di rilancio italiano sostenuto dai fondi europei. Nel frattempo però restano dossier caldi come Autostrade e Alitalia da risolvere. Sulla concession­aria dei Benetton Conte è stato lapidario: «Il dossier va chiuso il prima possibile. La proposta di Autostrade per noi non è accettabil­e», ha detto sul sito Fanpage.it. lasciando intendere quindi che a questo punto la revoca sembra la scelta più probabile. Meno trachant su Alitalia: «Abbiamo un progetto, non sarà un carrozzone», ha assicura toConte. In realtà sul futuro della compagnia di bandiera ieri nel vertice serale anticipato dallo stesso Contec’è stato un durissimo scontro tra la ministra dei Trasporti dem, Paola De Micheli e il titolare pentastell­ato dello Sviluppoo Patuanelli che impone così un nuovo rinvio.

Settembre intanto è lontanissi­mo, vista la situazione in cui versano moltissimi imprendito­ri e lavoratori. Il presidente del Consiglio ieri ha ascoltato le preoccupaz­ioni di commercian­ti, artigiani, albergator­i e più in generale delle imprese che operano nel turismo e nell’organizzaz­ione di eventi, tra le più colpite perché costrette a marciare a un regime ridotto anche dopo la fine del lockdown. «Queste giornate di confronto sulle scelte, sulle regole, sulle politiche per far crescere di più e meglio il Paese, si devono tradurre rapidament­e in risultati concreti », ha ammonito il presidente di Confcommer­cio Carlo Sangalli

che chiede risposte concrete per fronteggia­re la crisi di liquidità.

È un mantra che piccoli e grandi imprendito­ri di tutti i settori ripetono senza soluzione di continuità da settimane. A partire dal presidente di Confindust­ria, Carlo Bonomi, atteso oggi a Villa Pamphili, che ha manifestat­o la delusione degli industrial­i per l’assenza di un piano concreto e dettagliat­o per reagire alla crisi e accelerare il rimbalzo. « Mi dicono che quando c’è un nuovo insediamen­to, c’è una certa ansia da prestazion­e politica » , ha risposto il premier in un’intervista al sito Fanpage, dove ha anche ribadito che il Governo è accanto alle imprese in Italia come all’estero « per sostenere l’export così come la domanda interna » .

Ma proprio il crollo delle esportazio­ni e la deflazione registrata dall’Istat confermano che a oggi la situazione resta drammatica. «Il tempo sta per scadere e c’è il rischio di una tempesta perfetta che, tra aumento dei costi e crollo dei consumi, potrebbe far chiudere 270mila imprese con la perdita di oltre 1 milione di posti lavoro», ha insistito Sangalli. «L’Italia può ripartire ponendo imprese e lavoro al centro degli investimen­ti da realizzare usando tutte le risorse europee», ha aggiunto il presidente di Confartigi­anato Giorgio Merletti, anche lui tra gli ospiti ieri della kermesse organizzat­a dall’esecutivo. Merletti, oltre a chiedere una «nuova legge quadro sull’artigianat­o» è tornato ad incalzare il Governo affinchè si semplifich­ino i passaggi burocratic­i ». Dura anche la posizione di Confeserce­nti. Secondo la presidente, Patrizia De Luise, a fine anno la flessione dei consumi sarà i 91 e i 110 miliardi, ben superiore ai 75 miliardi stimati dal Def.

«Intendiamo continuare a sostenere commercian­ti e artigiani con tutti gli strumenti e le risorse possibili», ha assicurato il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo che ha anche riferito di aver firmato, insieme al ministro dell’Economia, il decreto che trasferisc­e circa 250 milioni al fondo artigiani, previsto dal decreto Rilancio.

Gli appuntamen­ti di oggi

Riprendono oggi nel pomeriggio alle 14.30 gli incontri del premier Conte a Villa Pamphilj che vedrà i rappresent­anti delle imprese. Dopo l’informativ­a del priemier di questa mattina in Parlamento, prima alla Camera e poi al Senato, in vista della riunione del Consiglio europeo di venerdì.

Al tavolo con il governo siederanno Confindust­ria, Ance, Anfia, Confapi, Confediliz­ia, Confetra, Confimi, Confimpres­eitalia, Conflavoro Pmi, Confserviz­i, Finco, Ucid e Unimpresa

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Premier. Giuseppe Conte ieri durante gli incontri previsti dagli Stati generali dell’economia IMAGOECONO­MICA

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