La Acc di Mel riparte: ora nella gestione anche le tute blu
Per l’aumento dei volumi sono stati riassunti 18 dipendenti dell’azienda
Un innovativo accordo sindacale che crea un Comitato industriale di Consultazione permanente, composto da tre rappresentanti aziendali e tre sindacali. La lunga e spesso travagliata vicenda della Acc di Mel, Belluno, in amministrazione straordinaria, si trasforma in un laboratorio di contrattazione.
La firma nei giorni scorsi nel municipio di Borgo Valbelluna, dove era convocata la prima seduta del Consiglio di sorveglianza socio- istituzionale con il nuovo commissario della procedura di amministrazione straordinaria Maurizio Castro, membro del Comitato che si riunirà ogni 15 giorni per esaminare tutti gli aspetti della gestione industriale della fabbrica di compressori di Mel, con particolare riferimento «ai fattori chiave del posizionamento competitivo, al processo di cessione dei suoi asset, all’eventuale contenzioso con fornitori, clienti e concorrenti, all’approvvigionamento di risorse finanziarie e a ogni altra questione significativa per l’andamento della procedura di amministrazione straordinaria » .
«Una pagina della storia delle politiche industriali per l’Italia, che forse per la prima volta attua l’articolo 46 della Costituzione che sancisce la partecipazione dei lavoratori alle aziende e alla legge regionale 5 del 2010 sulla partecipazione dei lavoratori – dichiara l’assessore al Lavoro Elena Donazzan – Abbiamo riportato a casa un importante stabilimento produttivo, venduto ai cinesi nel 2014 e ora rientrato nel perimetro dello strumento dell’Amministrazione straordinaria, vigilato dal ministero dello Sviluppo economico. Un’operazione resa possibile grazie alla coesione territoriale».
L’obiettivo è il pieno rilancio, e «Maurizio Castro è la giusta figura professionale – sottolinea l’assessore - perché commissario industrialista dalle forti competenze nel settore e dalle altrettanto robuste relazioni con clienti e fornitori, anche internazionali. Troppe volte ci troviamo di fronte commissari liquidatori il cui obiettivo è non avere conflitti legali, perdere il meno possibile e nemmeno sempre, e vendere alla prima occasione. In questo caso siamo in presenza invece di un commissario che ha un piano di rilancio industriale, un forte presidio della clientela internazionale e investe nel capitale umano, come dimostra l’immediata riassunzione di 18 ex lavoratori Acc, necessari per l’aumento dei volumi già in atto».
Ora il futuro è fatto di ricerca di finanza, per cui « la Regione si spenderà anche con il coinvolgimento e la regia della finanziaria Veneto Sviluppo. Il mio auspicio è che questo storico accordo di cogestione trovi la finanza territoriale al proprio fianco. Coinvolgerò da subito anche il sistema universitario – assicura Donazzan - I cinesi avevano preferito portare tutta la ricerca e sviluppo degli ultimi cinque anni in Cina, ma nei cassetti italiani sono rimasti progetti immaginati prima della gestione cinese che meritano una industrializzazione veloce, perché rivestono un potenziale straordinario sul mercato. Per la nuova stagione dell’economia che abbiano di fronte, abbiamo bisogno di nuovi strumenti. E quello della partecipazione dei lavoratori è tra i più coraggiosi».