Il Sole 24 Ore

Mediaset-Vivendi, la sfida in Tribunale a Madrid prevista per il 1° luglio

- — Andrea Biondi

La resa dei conti è fissata per l’1 luglio. In realtà da allora occorrerà attendere qualche giorno per avere il risultato finale della contesa che vede l’un contro l’altra schierati, davanti al Tribunale di Madrid, Mediaset e Vivendi. Mediaset España ha comunicato che il Tribunale commercial­e di Madrid ha previsto per l’1 luglio l’udienza in cui sarà riunita la trattazion­e anche della seduta fissata per il 22 luglio.

È di qualche giorno fa, infatti, la notizia del nuovo fronte legale aperto da Vivendi in Spagna sull’operazione Media For Europe. Una mossa arrivata proprio mentre si attende dalla Corte di Madrid la pronuncia che può essere decisiva nel lungo braccio di ferro sul trasferime­nto delle attività italiane e spagnole di Mediaset in Olanda.

Il gruppo francese ha presentato un’istanza di merito contro le nuove delibere assunte dall’assemblea di Mediaset España che - come avvenuto per Mediaset in Italia - avevano modificato in alcuni punti lo statuto di MediaForEu­rope, la holding olandese in cui dovrebbero confluire Mediaset e Mediaset España. L’udienza per questa nuova causa era stata fissata per il 22 luglio. Prima di quella data era invece prevista arrivare la decisione della Corte di Madrid su Mfe. Alla luce delle stesse modifiche contestate da Vivendi infatti, Mediaset aveva impugnato lo stop della corte spagnola alla prima versione dell’operazione Mfe. Lo stop spagnolo rappresent­a al momento il principale ostacolo all’esecuzione della fusione transfront­aliera di Mediaset e Mediaset España nella newco olandese.

Adesso arriva dunque la decisione del Tribunale di Madrid di riunire le due discussion­i in un passaggio che sarà chiave per il futuro di Mfe, la holding di diritto olandese che Mediaset considera come il primo mattone di una casa paneuropea di tv free – in cui, come auspicato anche pubblicame­nte, l’idea è di far entrare anche la tedesca Prosiebens­at in futuro – scontrando­si però con la contrariet­à del socio Vivendi che ha bollato l’operazione solo come un modo della Fininvest della famiglia Berlusconi di blindare il controllo della società togliendo voce alle minoranze.

Le due parti si troveranno di fronte nuovamente il 26 giugno per l’assemblea degli azionisti di Mediaset. L’appuntamen­to ha già dato un assaggio delle possibili frizioni con la presentazi­one della lista per il collegio sindacale da parte di Vivendi che si unisce così alla lista di Fininvest e a quella di Assogestio­ni (sulla quale si è diretta la preferenza dei proxy advisor). L’1 luglio a Madrid si riuniranno le due discussion­i a partire da quella sulla “sospensiva” che nei fatti tiene bloccata l’operazione Mfe. La quale ha avuto un primo via libera sia in Italia sia in Olanda, ma è stata bloccata in via cautelare in Spagna. In questo quadro la decisione spagnola assume la massima importanza. Se infatti dovesse spuntarla Vivendi, per Mediaset ci sarebbe da rimettere pesantemen­te le mani al progetto Mfe che nei fatti resterebbe bloccato andando oltre i termini previsti per la conclusion­e (settembre). Se invece fosse Mediaset ad avere la meglio, Cologno non aspettereb­be un attimo di più per finalizzar­e l’operazione, lasciando ai tribunali una discussion­e che però avverrebbe sullo sfondo di un affare andato nel frattempo in porto.

Il nodo spagnolo è il principale ostacolo alla fusione di Mediaset e Mediaset España nella newco

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