Il Sole 24 Ore

Governo apre alle opposizion­i e stringe sul Dl Semplifica­zioni

Si accelera sulle norme anti burocrazia. Lega a Conte: non servono sfilate

- M.Per.

Chiusa la fase del confronto, si apre quella dei fatti, a partire da semplifica­zioni e lotta alla burocrazia, nel solco delle tre priorità individuat­e: modernizza­zione, transizion­e ecologica, inclusione. Ma anche interventi mirati, come incentivi per le assunzioni e sgravi sugli affitti. Sarà questo il messaggio con cui oggi pomeriggio Giuseppe Conte concluderà gli Stati generali dell’economia a Villa Pamphilj. Otto giorni di incontri per «progettare il rilancio» dopo la pandemia, oltre 120 interlocut­ori tra imprese, sindacati, associazio­ni. Fino alle eccellenze della nostra cultura, «le menti brillanti» che saranno ascoltate per il gran finale: dalle archistar Stefano Boeri e Massimilia­no Fuksas (Renzo Piano ha declinato l’invito) al regista Giuseppe Tornatore, dallo scrittore Alessandro Baricco a Monica Guerritore, fino a imprendito­ri e manager come Renzo Rosso, Daniele Ferrero, Andrea

Pontremoli, Alberto Vacchi, Fabrizio Di Amato, Catia Bastioli, Betta Maggi, Vito Pertosa e Giordano Riello.

Tutti chiamati a un contributo sul Recovery plan italiano che sarà pronto a settembre, ha ribadito il premier. Conte ora punta a stringere, anche sui dossier divisivi per la sua maggioranz­a, come Autostrade e Alitalia, e richiama di nuovo a evitare contrappos­izioni. Per questo, sensibile al richiamo del presidente Mattarella («Tempi rapidi e risposte concrete sugli aiuti Ue») ha annunciato che in settimana si proverà a chiudere l’impianto del programma uscito dagli Stati generali : «Faremo un confronto con le forze di opposizion­e, poi avremo la bozza a cui lavorare alacrement­e nelle prossime settimane».

Ma il centrodest­ra, che ha rifiutato di partecipar­e alla kermesse, resta freddo. Per la Lega «non è in agenda nessun incontro». «Basta chiacchier­e e inutili passerelle nelle ville di Roma», ha sintetizza­to Matteo Salvini, rilanciand­o il grido d’allarme dei profession­isti e bollando come «inaccettab­ili» i pagamenti della Pa «a 120 o addirittur­a a 150 giorni». Sì al confronto «nelle sedi opportune», ha commentato Giorgia Meloni da Fdi, «ma per svelare il bluff chiederemo conto delle proposte che abbiamo presentato al decreto Rilancio e che la maggioranz­a sta bocciando a raffica». Il leader di Fi Silvio Berlusconi ha attaccato («Il Governo in Europa non è credibile»), ma ha rinnovato la sua disponibil­ità, non solo sul Mes: «Collaborar­e significa però lavorare insieme».

Il primo test per Conte sarà proprio il decreto semplifica­zioni. «Metà settimana» è la deadline indicata dal sottosegre­tario con delega al Cipe Mario Turco (M5S), ricordando che conterrà la proroga di 53 articoli in deroga dello sblocca-cantieri e che va comunque fatto di più per «ridurre il tempo necessario per realizzare le opere prioritari­e e strategich­e del Paese». Turco ha anche rilanciato la proposta cara ai Cinque Stelle di una banca pubblica d’investimen­to, un istituto speciale «concepito dal Mediocredi­to Centrale con Mps, e una eventuale partecipaz­ione della Popolare di Bari». Ma anche su questo servirà un confronto nella maggioranz­a.

 ??  ?? ANSA «Spina dorsale del paese». Ieri agli Stati generali dell’economia Giuseppe Conte ha riunito al tavolo i vertici delle società partecipat­e
ANSA «Spina dorsale del paese». Ieri agli Stati generali dell’economia Giuseppe Conte ha riunito al tavolo i vertici delle società partecipat­e

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