Doppio « canale » ammesso per la microimpresa
Una microimpresa che soddisfi i requisiti del caso può fare domanda per due finanziamenti contemporaneamente, vale a dire sia per il finanziamento fino a 30.000 euro che per quello che richiede la valutazione economico– finanziaria da parte della banca?
D. T. - ROMA
La risposta è affermativa. I prestiti fino a 30.000 euro previsti dalla legge 40/ 2020, di conversione del decreto Liquidità – pari al 25% dei ricavi dell’impresa (risultanti dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata alla data della richiesta di garanzia o, per le imprese costituite dopo il 1° gennaio 2019, da altra idonea documentazione o anche autocertificati) – sono garantiti al 100% dal Fondo di garanzia per le Pmi. L’impresa presenta alla propria banca ( o a un altro soggetto abilitato a concedere credito) un’autocertificazione sui danni subìti dalla propria attività a causa dell’emergenza Covid– 19. Non viene effettuato alcun tipo di valutazione da parte del Fondo sul soggetto beneficiario della garanzia, mentre la banca si limita alla valutazione del merito creditizio. Tali finanziamenti prevedono l’inizio del rimborso del capitale non prima di 24 mesi e hanno una durata massima di sei anni. Il tasso di interesse applicato dalla banca tiene conto della sola copertura dei costi di istruttoria e di gestione dell’operazione. Il rilascio della garanzia è automatico e gratuito e la banca può quindi erogare il finanziamento dopo la verifica formale del possesso dei requisiti, anche senza dover attendere l’esito dell’istruttoria del Fondo. L’Abi ha pubblicato sul proprio sito lo schema esemplificativo per l’accesso ai finanziamenti sotto questa soglia. Per i prestiti fino a 800.000 euro le imprese con un fatturato inferiore a 3,2 milioni di euro e fino a 499 dipendenti possono ottenere una garanzia pari al 100 per cento, concessa al 90% dallo Stato e al 10% da un soggetto terzo ( per esempio da un confidi), su un prestito di importo non superiore al 25% dei ricavi dell’azienda, presentando alla propria banca un’autocertificazione sui danni subiti dalla propria attività a causa dell’emergenza Covid– 19. L’accesso al Fondo di garanzia delle Pmi è gratuito, mentre viene effettuata una valutazione sul solo profilo economico– finanziario dell’azienda, escludendo invece la valutazione delle informazioni relative all’andamento dei rapporti bancari degli ultimi mesi.