Per i futuri architetti sono 300 i posti in meno
Il puzzle sui test d’ingresso 2020 piano piano si completa. Almeno per gli aspiranti architetti visto che nei giorni scorsi il ministero dell’Università ha emanato sia il decreto ministeriale con i dettagli delle prove - 40 quesiti a risposta multipla così suddivisi: 8 di cultura generale, 6 di logica, 12 di storia, 6 di disegno e rappresentazione, 8 di fisica e matematica - sia quello con la distribuzione delle disponibilità. E qui arriva la prima sorpresa. Dai 7.241 posti del 2019 si passa a 6.936. Circa 300 in meno. Con un’altra peculiarità: calano gli slot per i cittadini residenti in Italia, che passano da 6.802 a 6.435, mentre salgono (da 439 a 501) quelli per gli stranieri. Una scommessa, considerando l’impatto della pandemia in atto sulla mobilità studentesca. Se il ministro Manfredi l’avrà vinta o meno lo sapremo entro il 25 settembre quando tutti gli atenei coinvolti dovranno aver svolto le prove di ammissione.