Dalla svalutazione degli hotel nuove opportunità d’investimento
Che succederà agli hotel, il settore dei record del 2019 con oltre 3 miliardi di investimenti in Italia? Come volumi è rimasto poco, appena 60 milioni nel primo trimestre, il 4% del totale. E il comparto ricettivo è senza dubbio uno dei più colpiti dalla crisi di questi mesi. La stagione estiva, caratterizzata da un turismo sotto tono e dall'esigenza di distanziamento, provocherà una riduzione degli ospiti e questo impatterà negativamente sui ricavi. Un’altra fonte di reddito che verrà a mancare, specialmente per le strutture di grandi dimensioni, è quella che riguarda l’affitto di sale meeting per eventi business.
Molti albergatori sono in affanno e, secondo una recente ricerca di World Capital, rispetti al 2019 i valori immobiliari degli alberghi nel breve termine potrebbero subire una flessione compresa tra il 10% e il 27%.
Proprio per questo scenario, però, gli investitori potrebbero approfittare per mettere a segno operazioni opportunistiche, con uno spostamento del baricentro dal punto di vista geografico: minor focus sulle grandi città che hanno trainato gli investimenti gli anni scorsi ( Roma, Milano, Firenze, Venezia), preferenza per mare e montagna. «Le « Le strutture meno vulnerabili si trovano in mercati suburbani e piccoli centri abitati in zone turistiche. Alcune regioni come il Sud e alcune località di montagna avranno una percentuale di arrivi e presenze superiore alle città internazionali » , osserva il report Gabetti- Patrigest.
« Questo potrà generare opportunità da cogliere nel brevissimo periodo, specialmente per le strutture che vivono di turismo locale, molti delle quali family hotel » .