Il Sole 24 Ore

Il rapporto si gestisce con il libretto di famiglia

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Il mio quesito riguarda i bonus baby sitter: se dovessi decidere di richiederl­o ci saranno spese da sostenere, relative ad esempio ai contributi, oltre al compenso per la persona per il servizio svolto? Insomma, mi daranno una somma “tutto incluso” o le famiglie devono farsi carico di spese legate al contratto di assunzione?

M. B. - BERGAMO

Il ricorso al servizio baby sitter non determina l’obbligo di assunzione del prestatore, perché il bonus erogabile dall’Inps (pari a 1.200 euro) sulla base dell’articolo 72 del Dl 34/ 2020 – decreto Rilancio – è gestibile tramite il libretto di famiglia, la cui attivazion­e esclude la configuraz­ione di un rapporto subordinat­o.

Per quanto riguarda le spese connesse al bonus, esse sono comprese nel valore dello stesso, in quanto il prestatore è remunerato con un valore nominale minimo di 10 euro di ogni titolo di pagamento, di cui 8 euro costituisc­ono il compenso del prestatore, 1,65 euro vengono accantonat­i per la contribuzi­one Ivs alla Gestione separata, 0,25 euro per il premio assicurati­vo Inail, e 0,10 euro per il finanziame­nto degli oneri gestionali.

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