Contributo a fondo perduto: chance per chi è in part time
Un lavoratore dipendente di un Comune, part time a 24 ore settimanali, è anche titolare di partita Iva con attività di fisioterapista in uno studio medico– riabilitativo ed è iscritto alla gestione separata Inps. Egli non ha diritto al bonus dei 600 euro in quanto iscritto ad altra forma previdenziale obbligatoria ( Cpdel).
Dal mese di marzo 2020 non ha fatturato alcunché al centro riabilitativo, chiuso per l’emergenza Covid– 19. Quindi, rispetto allo stesso periodo del 2019, ha subìto un calo dei compensi del 100 per cento. Questo soggetto ha diritto al contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 25 del Dl 34/ 2020 ( decreto Rilancio)?
G. A. - CATANIA
La risposta è positiva. La circolare dell’agenzia delle Entrate 15/E del 13 giugno ha chiarito che la esclusione disposta dall’articolo 25, comma 2, del decreto Rilancio ( « Il contributo a fondo perduto... non spetta, in ogni caso,... ai lavoratori dipendenti») si intende riferita ai soggetti i cui redditi sono unicamente riconducibili allo status di “lavoratore dipendente”.
Ne consegue che le persone fisiche che esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo (come nel caso evidenziato nel quesito) e che contestualmente possiedono lo status di “lavoratore dipendente”, possono comunque fruire del contributo a fondo perduto Covid– 19, nel rispetto degli ulteriori requisiti previsti.
Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. In base a quanto riferito daql lettore, tale condizione risulta essere verificata; inoltre viene meno l’altra causa di esclusione (diritto alla indennità di cui all’articolo 27 del Dl 18/2020 causa la contemporanea iscrizione ad altra forma previdenziale). Pertanto il lavoratore dovrebbe poter accedere al contributo a fondo perduto.