Il Sole 24 Ore

Il « weddingg wedding planner » si rifà delle spese già sostenute

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Sono un wedding planner. Gli sposi mi chiedono indietro la caparra che mi avevano versato in vista di un matrimonio che si sarebbe dovuto celebrare il 25 aprile scorso, e che non si è celebrato a causa della pandemia. La coppia non vuole negoziare altre soluzioni: io avevo fatto presente che un rinvio a qualunque altra data mi avrebbe visto disponibil­e senza il pagamento di alcun sovrapprez­zo. Tra l’altro, i due fidanzati avevano in origine deciso di sposarsi il 21 settembre 2019 e poi avevano cambiato data per motivi personali.

Io per queste nozze ho già effettuato gran parte della progettazi­one, ho acquistato materiali e mi sono impegnato con alcuni fornitori. Ho superato, anche di gran lunga, la spesa degli acconti da me fatturati già lo scorso anno. Inoltre gli sposi hanno anche beneficiat­o di un omaggio che faccio a tutte le coppie al momento della firma del contratto.

Posso tenermi la caparra a titolo di remunerazi­one del lavoro da me svolto e regolarmen­te documentat­o?

D. F. - ROMA

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