Nei tribunali finisce la fase 2
Da mercoledì 1° luglio la giustizia esce dalla fase 2 dell’emergenza. Non si torna, però, alla gestione pre-Covid, perché resta necessario rispettare le prescrizioni sanitarie, a partire dal distanziamento, e gli spazi negli uffici giudiziari sono limitati.
L’anticipo
La ripartenza è l’effetto della conversione in legge del decreto 28/2020. Nel testo finale è infatti stata abrogata la norma che spostava la durata della fase 2 fino al 31 luglio ed è tornata quindi operativa la scadenza originaria, fissata al 30 giugno dal decreto cura Italia.
Le udienze «digitali»
Le modalità digitali di gestione della giustizia introdotte durante l’emergenza sanitaria non spariranno. Intanto, sarà possibile celebrare le udienze “cartolari” o da remoto già fissate nel mese di luglio, dato che la legge di conversione del Dl 28/2020 fa salvi gli atti adottati e gli effetti prodotti mentre la norma abrogata era in vigore. È inoltre possibile che prosegua la sperimentazione delle udienze digitali, subordinate al consenso delle parti: lo prevede un emendamento al decreto legge Rilancio.