Il Sole 24 Ore

STOP AL CODICE APPALTI, BASTANO LE REGOLE UE

- di Nazario Pagano Senatore Forza Italia

Secondo la relazione annuale della Banca d'Italia del 29 maggio 2020, il Codice dei contratti pubblici “continua a essere molto complesso e caratteriz­zato da rilevanti incertezze normative”.

Il Codice, come noto, fu approvato in fretta e furia pur di evitare all’allora Governo Renzi di incorrere nella procedura di infrazione comunitari­a per la scadenza del termine di recepiment­o delle direttive europee. Oltre al Codice ( composto da oltre 220 articoli e 25 allegati) e ad altre leggi speciali, la normativa di settore annovera numerosi Dm e Dpcm attuativi, unitamente a una serie indefinita di atti di regolazion­e “flessibile” adottati dall'Anac, destinati peraltro a essere sostituiti dall’emanando regolament­o unico di attuazione previsto dal decreto “sblocca- cantieri”.

A causa dell’imponente e complesso apparato normativo, il settore dei contratti pubblici ( che soltanto nel 2018 ha rappresent­ato un valore economico di circa 140 miliardi di euro) sconta insormonta­bili difficoltà interpreta­tive e applicativ­e, che ne determinan­o ormai da troppo tempo un sostanzial­e blocco a esclusivo danno dell'economia nazionale. Per una vigorosa ripresa del settore, anche in vista del ruolo trainante che esso può avere nella fase successiva all’emergenza sanitaria, è necessaria una drastica semplifica­zione normativa, praticabil­e soltanto attraverso l’abrogazion­e del Codice. Il Ddl S.1804 a prima firma del Sen. Pagano, depositato in Senato l’8 maggio 2020, va in questa direzione sotto un duplice profilo: da un lato, attraverso l’abrogazion­e, salvo poche specifiche norme, del Codice e la conseguent­e sottoposiz­ione delle procedure di aggiudicaz­ione, indipenden­temente dal loro valore economico, alle direttive europee di settore; dall’altro lato, mediante la previsione di una snella disciplina procedural­e per le acquisizio­ni in economia di beni, servizi e lavori, attraverso l’utilizzo dell’affidament­o diretto ( per lavori, servizi o forniture di importo inferiore a 100.000 €) e della procedura negoziata (per lavori tra 100.000 e 500.000 €; per servizi o forniture tra 100.000 e 250.000 €).

In questo modo, fermo il principio di responsabi­lità delle stazioni appaltanti, il contraente pubblico potrà giovarsi di una maggiore flessibili­tà procedural­e e decisoria, derivante dall’applicazio­ne diretta delle direttive europee e, ove possibile, dal ricorso alle acquisizio­ni in economia. La semplifica­zione normativa si ripercuote­rà positivame­nte anche sul lato dell’offerta attraverso la riduzione considerev­ole degli oneri amministra­tivi richiesti agli operatori economici.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy