In Puglia debutta lo psicologo di base
La Puglia è la prima regione d'Italia a dotarsi dello psicologo di base. Il Consiglio Regionale, infatti, ha approvato nei giorni scorsi la proposta di legge (a prima firma di Pino Romano, presidente della Commissione sanità) per l'Istituzione del servizio di psicologia di base e delle cure primarie. Si tratta di una sperimentazione, annuale per il momento, che vedrà lo psicologo del servizio di psicologia di base e delle cure primarie, inserito nel distretto socio sanitario per l'attività di assistenza primaria territoriale e collocato all'interno della unità operativa cure primarie, svolgere funzioni di coordinamento e programmazione per la psicologia territoriale nei presidi territoriali di assistenza (Pta), per i percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (Pdta), in collaborazione con la medicina convenzionata, più specificatamente medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali. Un servizio che ha, tra gli obiettivi, garantire i diritti di assistenza e la promozione del benessere psicofisico della comunità in campo sanitario. La norma prevede l'istituzione presso l'Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale di un coordinamento regionale dei dirigenti psicologi delle singole Asl, con l'obiettivo di proporre nuovi modelli organizzativi innovativi, verificandone di volta in volta l'applicabilità: tale organismo sarà costituito da un dirigente psicologo e integrato con la presenza di due rappresentanti designati dall'Ordine regionale professionale degli psicologi e di due rappresentanti designati dai dipartimenti universitari corrispondenti, per la definizione di linee guida rispetto alle problematiche prioritarie. In questa fase di prima applicazione sono previsti 9 psicologi per ogni distretto socio-sanitario, con una spesa di 750mila euro per il 2020. «Si tratta di un risultato importante – ha commentato Vincenzo Gesualdo, presidente dell'Ordine degli Psicologi della regione - per la considerazione della salute psichica alla stregua di quella fisica, finalmente in linea con i dettami dell'Organizzazione mondiale della Sanità e dell’articolo 32 della Costituzione».
È la prima Regione che introduce questa figura sanitaria tra le altre che operano nelle cure primarie