Il Sole 24 Ore

Turismo, senza gli Usa 5 miliardi in meno

L’Europa riapre le frontiere esterne, ma solo a 15 Paesi extra Ue tra cui la Cina Per ora restano chiusi gli ingressi a chi proviene da Russia e Stati Uniti

- Netti eRomano— e Romano—

L’Unione europea ha riaperto le frontiere a 15 Paesi extra Ue: c’è la Cina ma non ci sono Usa e Russia. Si profila un conto salato per il turismo italiano, i turisti dagli Stati Uniti valgono da soli circa 5 miliardi di spesa. Pesante l’impatto per le grandi città d’arte - come Roma, Firenze e Venezia - e per le destinazio­ni shopping come Milano dove russi e americani sono da anni tra i top spender. Allarme tra gli operatori del settore viaggi e vacanze. Palmucci (Enit): a rischio 67 miliardi.

La Ue allenta le restrizion­i e riapre le frontiere turistiche ai voli extra Schengen ma non a quelli provenient­i da Usa e Russia mentre nel caso della Cina gli arrivi sono soggetti alla conferma della reciprocit­à. Una spallata all’industria turistica italiana che in un solo colpo rischia di perdere i suoi migliori ospiti. I soli clienti americani nel 2019 sono stati 4,4 milioni ed hanno speso, secondo BankItalia, oltre 5,5 miliardi di euro registrand­o quasi 40 milioni di pernottame­nti. Per quanto riguarda i russi, che contendono ad americani e cinesi la palma dei big spender, il loro budget pro capite al giorno in media in Italia è di 173 euro contro i 117 euro di media degli altri stranieri in vacanza in Italia. «La spesa turistica totale nel 2019 è stata di circa 84 miliardi di cui 44,3 miliardi grazie agli ospiti stranieri - ricorda Giorgio Palmucci, presidente Enit -. Italia come destinazio­ne è ai primi posti per i viaggiator­i big spender “a lungo raggio” che quest’anno è la quota di mercato più in affanno e temiamo di perdere 67 miliardi di spesa complessiv­a».

Negli aeroporti si preparano a un aumento del traffico extra Schengen. A Fiumicino riapre l’area di imbarco E con una nuova area per il controllo dei passaporti e dalla quale saranno possibili anche i transiti da e per destinazio­ni extra Schengen. Insieme a Ciampino lo scalo romano ha ottenuto la certificaz­ione Biosafety Trust, rilasciata Rina Services, per la corretta applicazio­ne del sistema di prevenzion­e del contagio. Con il nuovo regime a Malpensa i voli raddoppian­o passando a 200 al giorno e la crescita dei passeggeri dovrebbe segnare un +150 per cento. Resteranno deserte le aree dei voli per gli States e Israele ancora nella black list sanitaria.

L’assenza dei clienti russi e americani ha portato alla chiusura estiva di molti alberghi a 4 e 5 stelle lungo la Penisola perché senza di loro la stagione è persa. «Nei 5 stelle - aggiunge Palmucci - oltre i tre quarti dei clienti sono stranieri». All’Hassler Roma si lavora per riaprire nella prima settimana di settembre. «Abbiamo raggiunto circa il 50% di prenotazio­ni - dice Roberto E. Wirth, proprietar­io e general manager dell’Hassler - e un cliente su due è americano». Per i pochi ospiti di questi giorni Wirth offre “Il Palazzetto” edificio del XIX secolo con sole 4 camere.

Il turismo di lusso si rivela un volano per l’industria dell’ospitalità. «In Italia la spesa dei turisti di fascia alta provenient­i dall’estero era intorno ai 20 miliardi e quest’anno perderà circa il 60-70% dei ricavi - aggiunge Fabio Colacchio, principal di Bain & C -. Con pesanti conseguenz­e per il territorio e il commercio se non arriverann­o i turisti cinesi e russi».

Così si riposizion­a sui clienti europei la catena Usa Marriott, forte del brand The Luxury Collection. «Verso l’Italia c’è un grande interesse dalla Germania e speriamo che il mercato britannico possa tornare a viaggiare quest’estate» dice Gonzalo Aguilar, area Vice President Sud Europa di Marriott. La catena nei prossimi giorni aprirà in Costa Smeralda l’Hotel Romazzino, il Cala di Volpe e il Pitrizza. Segnali positivi arrivano anche da Cortina d’Ampezzo. « Riceviamo sempre più richieste e prenotazio­ni per l’estate e l’inizio del prossimo anno» aggiunge Franco Carmelo Lentini, general manager dell’Hotel Cristallo a Cortina.

Sono ancora chiusi 22 Nh Hotel dei 53 che il gruppo spagnolo ha in Italia. «Nei prossimi giorni verranno aperti altri 7 hotel nelle città più turistiche - premette Marco Gilardi, direttore operations Nh Italia -. Senza i clienti stranieri, soprattutt­o Usa e del Far East, ora il tasso di occupazion­e oscilla intorna al 30% e i prezzi medi di una stanza sono calati di un terzo ma qualche cosa si muove, con prenotazio­ni last minute. C’è chi ha voglia di fare le vacanze in Italia, i turisti amano la destinazio­ne». Andrea Sabato, general manager di Talea collection con 3 hotel e 12 ville tutte in Puglia scelte per l’80% da clienti stranieri, soprattutt­o Usa, pensa anche al mercato dei grandi matrimoni gelato dal Covid e spera che la riapertura dei cieli aiuti a salvare la stagione che ha dimezzato il budget rispetto al 2019. Per Aldo Melpignano, proprietar­io delle strutture Borgo Egnazia e e Masseria San Domenico, «il mercato chiave è quello Usa e mi attendo un impatto significat­ivo sui conti senza questi ospiti high spender» spiega.

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Colpite le città d’arte.
Sono Venezia, Roma e Firenze le città più sofferenti per la crisi del turismo estero
ANSA Colpite le città d’arte. Sono Venezia, Roma e Firenze le città più sofferenti per la crisi del turismo estero

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