Tesla sorpassa Toyota per capitalizzazione
A dieci anni dal debutto raggiunti 208 miliardi di capitalizzazione
Tesla supera Toyota e diventa la casa automobilistica con maggiore valore al mondo. I titoli del colosso delle auto elettriche salgono del 3,5% per una capitalizzazione di mercato di 207,2 miliardi di dollari, superando i 201,9 miliardi di Toyota.
Tesla diventa leader globale dei valori di Borsa nell'auto, superando di slancio Toyota e confermandosi protagonista assoluto delle scommesse sul futuro hi-tech e elettrico del settore. Con uno scatto del titolo a Wall Street di oltre il 4% durante gli scambi, il gruppo di Elon Musk, che oggi celebra dieci anni dalla quotazione, ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 208 miliardi, contro i 203 della venerabile casa giapponese. Se non bastasse Tesla, che controlla Solar City nell'energia rinnovabile, ha ormai anche nettamente battuto il gigante del comparto petrolifero Exxon Mobil con i suoi 186 miliardi di market cap. Tesla aveva già surclassato da tempo agli occhi degli investitori storici marchi americani delle quattro ruote quali General Motors e Ford, che assieme valgono adesso 60 miliardi, poco più d'un quarto della rivale d'avanguardia. A gennaio l'azienda di Musk aveva superato, sul palcoscenico internazionale, la tedesca Volkswagen.
Traguardi resi possibili dall'ascesa del suo titolo: da gennaio le azioni Tesla hanno guadagnato il 170% sfiorando i 1.100 dollari, coronando una corsa che le ha viste quintuplicare in dodici mesi e viaggiare a multipli stratosferici, circa 220 volte gli utili, per gli stessi business tecnologici e Internet. Dal suo collocamento iniziale, il guadagno supera il 4.000 per cento. Gm e Ford, colpite dalla crisi da coronavirus, da inizio anno hanno invece perso un terzo del loro valore. E i più recenti dati sulle loro vendite nella cruciale piazza statunitense hanno evidenziato gli ostacoli per i concorrenti di Tesla. Gm, Ford e Fca hanno mostrato cali di oltre il 30% nelle vendite del trimestre aprile-giugno.
Tra gli analisti non mancano timori di sopravvalutazione del titolo Tesla, come continui dubbi sulla leadership imprevedibile di Musk. Ma Tesla ha al momento trovato sostegno, al contrario delle avversarie, in previsioni di consegne trimestrali solide e soprattutto nella scommessa che potrebbe aver chiuso i conti senza perdite. David Ives, analista di Wedbush, si aspetta un recupero nelle vendite di Tesla, sia in America che in Europa, con significativa domanda anche in Cina. Ives, prevedendo consegne di fino a 90.000 veicoli negli ultimi tre mesi.
È forse abbastanza per poter ambire a continui traguardi di Borsa oltre che industriali. Se riportasse profitti, Tesla avrebbe accesso all'S&P 500, e il titolo sarebbe attraente per i grandi fondi con acquisti legati all'indice. È il solo criterio rimasto da soddisfare per qualificarsi: la somma degli utili nei quattro ultimi trimestri deve risultare positiva, coronata da un attivo nel più recente. Tesla ha riportato profitti negli scorsi tre trimestri dopo anni di passivi. Miglioramenti di performance e svolte a favore di energia pulita e veicoli da era Internet hanno di sicuro fatto volteggiare Tesla agli occhi degli investitori oltre le più grandi avversarie: Toyota ha venduto 11,46 milioni di veicoli nell'ultimo anno fiscale contro i 367.000 di Tesla. Per il 2020 Musk ha tuttavia previsto nuova crescita, con la consegna di mezzo milione di vetture, pronostico difeso nonostante la crisi. Per Tesla, ora come sempre, la sfida sarà mantenere le promesse.