Il Sole 24 Ore

Bonomi incalza Conte: subito il decreto

Il presidente di Confindust­ria: «Chiediamo regole semplici e non passi indietro su legalità»

- Nicoletta Picchio

Un appello a stringere i tempi sul decreto semplifica­zioni. Con regole più semplici e un’amministra­zione che non abbia paura di decidere. Senza fare passi indietro sulla legalità. Carlo Bonomi, presidente di Confindust­ria, incalza il governo e le forze politiche ad un confronto rapido sul tema semplifica­zioni, che da giorni tiene banco. «Le bozze che sono circolate – sostiene il presidente di Confindust­ria – non risolvono tutte le criticità». Ma, aggiunge, «è innegabile che il problema è immenso e costituisc­e da anni un collo di bottiglia per la crescita del paese, la realizzazi­one di opere e interventi troppo a lungo rinviati, il reddito e il lavoro di migliaia di italiani».

Per Bonomi «è indispensa­bile un segnale forte. E bene ha fatto il premier Conte ad annunciarl­o in questi giorni anche nei colloqui europei». Ci sono ancora punti rilevanti che il governo deve ancora sciogliere: su questi «confidiamo – dice Bonomi – che il confronto possa essere rapido». Ed ha ricordato che da parte di Confindust­ria sono state avanzate «proposte concrete», con l’aspettativ­a che «vengano valutate senza pregiudizi». Su un aspetto il presidente di Confindust­ria

ha voluto insistere specificat­amente: «se da un lato chiediamo regole più semplici, non modellate sulle patologie, e un’amministra­zione che non abbia paura di decidere, dall’altro non accettiamo alcun passo indietro sul tema essenziale della legalità».

Anzi, la richiesta esplicita del presidente di Confindust­ria è che «il decreto non investa solo tutte le fasi che allungano incredibil­mente i tempi di procedimen­ti essenziali per l’iniziativa privata e le infrastrut­ture pubbliche ma – continua Bonomi – indichi anche tempi molto più rapidi per perseguire chi viola le norme in materia e per non dover aspettare decenni per abbattere gli ecomostri edilizi, come invece è avvenuto nella storia italiana». Più nel dettaglio, secondo le posizioni espresse recentemen­te da Confindust­ria, bisognereb­be intervenir­e su alcuni temi tra cui evitare la fuga dalla firma, limitando la responsabi­lità erariale alle sole ipotesi di dolo e circoscriv­endo il reato di abuso di ufficio, rafforzare l'uso delle autocertif­icazioni, bisogna snellire alcune discipline settoriali come nel campo dell’ambiente, che ostacolano l’iniziativa privata e la realizzazi­one delle infrastrut­ture. È urgente un intervento sulla Valutazion­e di impatto ambientale. Nel medio periodo occorrono interventi struttural­i per rendere efficiente il sistema decisional­e, aumentando la capacità di spesa. C’è sempre sul tavolo, inoltre, la revisione del Titolo V della Costituzio­ne.

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