Il Sole 24 Ore

La gioielleri­a sfata un tabù e approda sull’e-commerce

Parla Gaetano Cavalieri del Cibjo, confederaz­ione mondiale di settore

- Giulia Crivelli

La pandemia ha stravolto le nostre vite perché tutti, ma proprio tutti, abbiamo dovuto abbandonar­e routine giornalier­e che avevamo sempre dato per scontate. Dai piccoli rituali che seguivamo come automi (e che forse siamo già tornati a seguire) agli stili di vita veri e propri. Gaetano Cavalieri, presidente del Cibjo, l’associazio­ne mondiale della gioielleri­a, non fa eccezione. Solo che tra le sue abitudini c’era quella di spostarsi in continuazi­one da una parte all’altra del mondo. In aereo, naturalmen­te.

«Da molti anni passo più tempo in volo che a terra, credo di aver battuto ogni record di miglia sulle mie tessere da frequent flyer – racconta sorridendo –. Quando l’Italia ha introdotto le prime misure di confinamen­to, alla fine di febbraio, stavo rientrando da Dubai. Sapendo quello che stava succedendo in Cina e altri Paesi asiatici, ricordo che telefonai a casa e dissi a mia moglie di prepararsi a una situazione simile. Non sono un pessimista, solo estremamen­te realista: pochi giorni dopo, come sappiamo, il Governo italiano annunciò il lockdown. In un certo senso io ero già mentalment­e preparato: la vita sarebbe cambiata nei suoi ritmi quotidiani, ma non ho mai pensato che si potesse smettere di lavorare. Anzi, la sfida sarebbe stata proprio quella di trovare nuove modalità per portare avanti i molti progetti in cui ero impegnato come presidente del Cibjo, facendolo da casa, s’intende».

Le attività durante il lockdown

L’organizzaz­ione guidata da Cavalieri ha quasi cento anni di storia ed è la più rappresent­ativa dell’industria. «È più corretto parlare di confederaz­ione, perché il Cibjo riunisce associazio­ni di 47 Paesi – sottolinea Cavalieri –. Per questo mi piace pensare che il Cibjo sia una sorta di Onu della gioielleri­a: siamo anche tra i membri fondatori del Responsibl­e Jewellery Council, che si occupa di sostenibil­ità sociale e ambientale della filiera. Siamo stati tra i primi ad affrontare questo tema, a metterlo al centro di qualsiasi strategia di breve e medio termine. Penso che il lockdown – aggiunge il presidente – abbia accelerato la consapevol­ezza di ogni individuo, azienda, organizzaz­ione sulle rispettive responsabi­lità. La pandemia non ha avuto lo stesso impatto su tutti, alcuni Paesi erano più preparati ad affrontare emergenze sanitarie , economiche o sociali. Ma il virus ha usato le stesse armi, per così dire, contro tutti. Sono convinto che questo abbia fatto nascere un sentimento di fratellanz­a e che ognuno di noi sappia oggi di poter fare una piccola o grande differenza». Durante il lockdown i webinar del Cibjo più seguiti sono stati proprio quelli che riguardava­no la sostenibil­ità della filiera e la trasparenz­a come strumento per stabilire un legame di fiducia con i consumator­i. Due appuntamen­ti al giorno su argomenti tecnici e spesso con ospiti, che hanno avuto fino a 20mila partecipan­ti da tutto il mondo.

Gli impegni concreti

Il Cibjo aderisce pienamente ai Sustainabl­e Developmen­t Goals e ai dieci principi di sostenibil­ità delineati dalle Nazioni Unite, come ribadito da Cavalieri nel suo intervento al Global Compact Leaders Summit organizzat­o dall’Onu il 15 giugno, con una sessione dedicata proprio ai progetti del Responsibl­e Jewellery Council. «La parte a monte della filiera, ovvero le attività di estrazione di metalli e pietre, hanno un forte impatto sulle comunità locali – ricorda Cavalieri –. In tutti i webinar di questo periodo ci siamo confrontat­i su come meglio aiutare lavoratori e famiglie in una fase in cui ogni attività economica è stata congelata».

Verso la ripresa

L’incertezza è ancora tanta, come dimostra il caso cinese: la fine del lockdown si è dimostrata in parte un’illusione, è bastato un focolaio a Pechino per riportare la capitale in stallo da Covid, ma Cavalieri resta ottimista. «Arriveremo ad avere un vaccino e verranno perfeziona­te le cure. I gioielli, come ogni prodotto della creatività dell’essere umano, conserverà il suo fascino. Anzi, ha un vantaggio rispetto ad altri beni personali, di lusso e non solo. Ha un valore intrinseco e una sua immortalit­à, perché viene dalla natura. Certo cambierann­o ulteriorme­nte le modalità di acquisto e distribuzi­one». Il riferiment­o del presidente del Cibjo è soprattutt­o al digitale, usato sia per comunicare sia per vendere. «Il lockdown ci ha costretto a riconsider­are la nostra relazione con la tecnologia e ha avvicinato molte persone all’e-commerce – conclude Cavalieri –. A un webinar è intervenut­o il presidente di Chow Tai Fook, la più grande catena cinese di gioielleri­e. Quando i negozi erano chiusi, hanno lanciato vendite speciali online, arrivando a vendere 10mila pezzi in dieci secondi. Certo, si trattava di gioielli da 200 dollari, ma l’importante è aver innescato una tendenza, che è qui per restare, in Cina e non solo. Le persone erano restie ad acquistare gioielli online. Non è più così».

 ??  ??
 ??  ?? A New York. Un’immagine della sfilata Chanel Métiers d’Art che si svolse all’interno del Metropolit­an Museum di New York nel dicembre del 2018
A New York. Un’immagine della sfilata Chanel Métiers d’Art che si svolse all’interno del Metropolit­an Museum di New York nel dicembre del 2018
 ??  ?? PRESIDENTE Gaetano Cavalieri guida il Cibjo e fa parte di Ecosoc, il consiglio economico e sociale dell’Onu
PRESIDENTE Gaetano Cavalieri guida il Cibjo e fa parte di Ecosoc, il consiglio economico e sociale dell’Onu

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy