Ok al bonus affitti e intesa sulla rottamazione auto
Più fondi per i contratti di formazione specialistica per i medici, ma dal 2022
Il bonus affitti per immobili ad uso non abitativo potrà essere ceduto anche per il pagamento di una rata mensile col canone di locazione. Lo prevedono una serie di emendamenti bipartisan al decreto Rilancio approvati ieri sera dalla commissione Bilancio della Camera. Il conduttore potrà ottenere dal locatore, previa sua accettazione, uno sconto sulla rate mensile del canone di locazione. Non solo. Tra le novità di ieri sera anche il nuovo stanziamento di 128 milioni per i prossimi cinque anni, destinati a finanziare le assunzioni di specializzandi ma dal 2022. Sempre in materia sanitaria è arrivato il via libera all’emendamento che rende più facile le sperimentazioni dei farmaci con regole meno stringenti sui conflitti di interesse dei ricercatori coinvolti. Per saldare le prestazioni del personale del 112 nel corso dell’emergenza Covid arriva due milioni da distribuire nel 2020 agli operatori del numero di emergenza unico del 112.
Con un altro emendamento approvato ieri diventano prioritarie le linee guida per la gestione dell’emergenza epidemiologica presso le strutture per anziani, persone con disabilità e altri soggetti in condizione di fragilità. Queste strutture, inoltre, avranno la massima priorità nella fornitura dei dispositivi di protezione individuale e di ogni altro dispositivo o strumento utile alla gestione e al contenimento del Covid-19. Via libera anche alla corsia preferenziale per l'assunzione dei parenti (coniuge, figli) dei medici, infermieri, operatori sanitari e farmacisti che siano rimasti gravemente invalidi o siano deceduti a causa dell'impegno nella lotta al Covid.
È atteso per oggi il via libera all’intesa raggiunta per il bonus rottamazione per l’acquisto di auto nuove. Si tratterebbe di un incentivo di 1.500 euro cui si somma quello di 2.000 euro per l’acquisto di veicoli euro 6, ibride ed elettriche. Il bonus rottamazione, voluto da Pd, Iv e Leu per sostenere l’automotive, si dimezzerebbe senza rottamazione. Intesa raggiunta tra maggioranza e Governo anche per un fondo da 40 milioni da spendere nel 2020 da parte dei comuni più colpiti dal Covid. Il Fondo nascerà al Viminale e sarà finalizzato a finanziare interventi di sostegno a carattere economico e sociale. La dote sarà ripartita dall’Interno in base alla popolazione residente nei comuni dichiarati zona rossa o che hanno subito obblighi di chiusura per almeno 15 giorni.
Dopo la proroga lunga del Durc che agita maggioranza e sindacati (si veda il servizio in Norme e Tributi di oggi) arriva dal Consiglio nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili la bocciatura ad un’altra proroga già approvata da maggioranza e Governo: il rinvio al 2022 del termine per nominare gli organi di controllo o il revisore nelle società a responsabilità limitata e nelle società cooperative costituite dopo il 16 marzo 2019. «È sbagliata e dannosa», ha detto in una nota il presidente dei commercialisti Massimo Miani, precisando che con questo differimento si penalizzano ingiustamente le imprese che si sono impegnate a rispettare la norma e si premiano invece quelle che finora non si erano messe in regola (si veda servizio a pagina 31). Difficilmente però ora il Parlamento potrà tornare indietro come chiedono i commercialisti. Con la giornata di ieri la commissione Bilancio ha concluso il suo secondo giro di voti sul fascicolo degli emendamenti segnalati e oggi, con una nuova maratona, chiuderà il terzo e ultimo giro per consegnare il testo rivisto e corretto all’Assemblea di Montecitorio. L’approdo in Aula, infatti, è stato fissato per lunedì mattina e nella stessa giornata il Governo chiederà la fiducia. Il voto finale per il primo esame è fissato alla Camera per mercoledì, sempreché le opposizioni non vogliano allungare i tempi con i voti sugli ordini del giorno che seguono il voto di fiducia ma precedono quello finale sul testo. Solo dopo il testo approderà al Senato per una mera ratifica delle scelte e delle modifiche apportate dalla Camera, visto che il decreto legge deve essere convertito entro il prossimo 18 luglio a pena di decadenza.
Tra le principali novità attese dal voto di oggi in commissione Bilancio i correttivi al superbonus del 110% per efficientamento energetico e messa in sicurezza degli edifici. Pronti e riformulati da due giorni dai relatori i correttivi sono stati passati ancora la setaccio della ragioneria per le coperture e delle opposizioni che chiedono alcune estensioni dell’agevolazione come quella agli immobili del terzo settore. Tra le bocciature di ieri la richiesta di ridurre dallo 0,5% allo 0,1% l a nuova imposta addizionale sulle scommesse, che da una lettura attenta della norma ricadrà sui giocatori. Salvo ulteriori ripensamenti, invece, sarebbe stato affondato dai veti incrociati della stessa maggioranza, la norma con cui si puntava ad ampliare il golden power per Borsa Italiana e ad attribuire maggiori poteri di interdizione della Consob sulle possibili acquisizioni della società.